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L’incontro con Emilio, appena scarcerato

In pullman di ritorno dalla Francia dove siamo andati ad abbracciare Emilio, rilasciato ieri con obbligo di dimora dal carcere in Francia dove era stato rinchiuso a causa della sua coerenza, solo perché non ha mai accettato le ingiustizie di questo mondo e in prima persona si è battuto per aiutare chi scappa da guerre e povertà in cerca di un futuro migliore.

La storia di Emilio contrappone da un lato la violenza di un potere vendicativo che considera la solidarietà un reato mentre tutela chi sfrutta uomini e natura e dall’altro l’umanità e la forza di chi ha deciso di spendere la propria vita per costruire un mondo più giusto ed equo.

Hanno provato a fermare Emilio così come provano da trent’anni a fermare il Movimento No Tav, una torsione repressiva che vediamo confermata dalle condanne di pochi giorni fa agli antifascisti genovesi o dai manganelli contro gli studenti che sono scesi in piazze in questi mesi.

Una repressione che colpisce chiunque alzi la testa per ribaltare il presente. Ma se c’è una cosa che la storia ci ha insegnato e che il movimento NO TAV continua a mettere in pratica tutti i giorni è che l’organizzazione popolare e collettiva è più potente delle loro condanne e dei loro manganelli.

Come Potere al Popolo saremo sempre al fianco della Val di Susa e di chi lotta contro le ingiustizie.

Avanti No Tav!

Emilio Libero

Tutti e tutte libere

 *  portavoce nazionale di Potere al Popolo!

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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2 Commenti


  • franco

    apprezzo le vostre battaglie ma smettelela con il blocco della TAV; è una battaglia persa e pericolosa per voi.


    • Redazione Roma

      Dissentiamo profondamente. Il Tav non è affatto una grande opera utile allo sviluppo, al contrario. Per questo la battaglia non è persa, ma solo difficilissima, e l’unico pericolo è quello per le popolazioni della Val di Susa e per la democrazia nel nostro paese.

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