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La Presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, a Bucha, ha affermato stentoreamente: “l’Ucraina vincerà la guerra“.

Smentendo le penose parole sui condizionatori d’aria di Draghi e le ipocrisie di tanti politici e governanti europei, la Presidente della Commissione – ex ministro NATO – ha chiarito che l’obiettivo suo e di chi rappresenta non è la pace, ma sconfiggere la Russia.

A questo punto è solo questione di tempo perché l’Ucraina riceva le armi offensive che chiede e che l’escalation militare e delle stragi ci porti alla terza guerra mondiale. A quel punto dell’Ucraina non importerà più niente a nessuno.

Le parole guerrafondaie di von der Leyen son la sintesi della sottomissione della UE agli USA e alla NATO.

Altro che diplomazia europea! I nostri governi sono soldatini di una guerra che tutti i popoli del continente rifiutano, mentre passo dopo passo sono trascinati verso la catastrofe. Del resto guerra e democrazia sono incompatibili.

L’invasione russa dell’Ucraina ha scoperchiato il vaso di Pandora e questa resterà per sempre la responsabilità di Putin. Ma se i governi europei e la NATO, invece che trattare, opereranno per vincere, quel vaso lo spalancheranno su tutto il pianeta.

Bisogna far sapere a Ursula von der Leyen che lei e tutti i guerrafondai europei non parlano in nostro nome e che noi faremo tutto – ma proprio tutto – per fermare la guerra che loro vogliono portare avanti fino alla distruzione dell’umanità.

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10 Commenti


  • . Sergio Binazzi

    Ma come si permette la presidente della UE a fare simili dichiarazioni a nome dell’Unione europea , e ‘ una vera e propria dichiarazione di guerra.si dipende a tutti gli effetti dagli usa, a cosa serve la UE? A difendere i nostri interessi o quelli di oltreoceano?


  • Eros Barone

    Giorgio Cremaschi farebbe bene a rileggersi il dialogo tra gli Ateniesi e i Melii sulla giustizia e sulla neutralità, che il grande storico greco Tucidide espone nella “Guerra del Peloponneso” (Rizzoli, Milano 1985, vol. II, libro V, §§ 88-101, 104-105).
    Nei passi che ho indicato la difesa, da parte dei Melii, del loro diritto alla neutralità si fonda su criteri di giustizia condivisa, che comprendono il riconoscimento reciproco di autonomia tra le ‘poleis’ greche; gli Ateniesi oppongono invece ragioni strategiche, ma soprattutto negano il valore di qualsiasi regola o patto che non tenga conto della disparità di forze. Nella narrazione di Tucidide, l’episodio mostra il prevalere di una logica di guerra nei rapporti tra i Greci: l’affermazione del diritto del più forte oblitera qualsiasi criterio di giustizia, equità, accordo. E a ben poco serve gridare: “Non in nostro nome!”, se non si è in grado di contrastare l’imperialismo euro-americano con la mobilitazione di massa del popolo lavoratore che costituisce l’unica forza che non sia interessata allo scatenamento di un conflitto militare su vasta scala.


  • Eros Barone

    Ancora una postilla riguardo all’affermazione: “guerra e democrazia sono incompatibili”. Purtroppo, anche al netto dei processi di fascistizzazione in corso, è vero, a mio modesto avviso, proprio il contrario, come dimostra, fra l’altro, il dialogo tra gli Ateniesi, rappresentanti di un regime democratico, e i Melii. La guerra è purtroppo del tutto compatibile con la democrazia (imperialista: prego aggiungere l’aggettivo qualificativo), perché le è coessenziale. E farei torto all’intelligenza e alla cultura di Cremaschi se, attingendo alla storia contemporanea, adducessi le non poche prove che confermano questa tesi.


  • Jacopo

    Benissimo, considerazione ineccepibile. Ma per passare dalle parole ai fatti occorre fare qualcosa di concreto. Chi può intraprendere un’iniziativa concreta come la costituzione di comitati che possano raccogliere l’ampio consenso diffuso tra gli italiani? Voi come redazione siete in grado di contattare qualche referente politico che ci possa coadiuvare?


  • Maria Giacchetti

    Non in mio nome !! No all’invio di armi in Ucraina si alle trattative di pace


  • Teresa Bianca

    Sono contro la guerra. Dobbiamo imparare a convivere su questo pianeta quel poco di tempo che ci resta, sfortunatamente!


  • Gianfranco

    “L’invasione russa dell’Ucraina…. questa resterà per sempre la responsabilità di Putin” ancora siamo a questo punto!? Dopo ben due accordi Minsk sabotati (dall’occidente), una richiesta scritta di rassicurazioni chieste agli Stati Uniti inevasa, un governo Nazista che si apprestava ad attaccare il Donbass ai primi di marzo, e ancora stiamo a dare “le colpe” a Putin? Quali sarebbero le responsabilità? Quelle di non aver atteso il massacro del Donbass? O magari che gli Stati Uniti posizionassero meglio le basi missili? (magari con missili ipersonici attesi per l’anno prossimo). Potremmo vivere in un mondo bellissimo, certo, ma se alla tua porta bussano i nazisti ai voglia a fare il Ghandi. Stalingrado non è stata liberata con gli “accordi” ma a fucilate.


  • Marcello Centonze

    Non mio nome


  • Pasquale

    Bisogna fermare questa gente. A tutti i costi. Bisogna organizzarsi e mandare via questi governanti europei cominciando da quelli di casa propria. Trascineranno il mondo in guerra per compiere il progetto di ridimensionamento dell’umanità e nello stesso tempo dare fiato al maledetto capitale con la vendita delle armi e la ricostruzione. Odiano i poveri, detestano chi non si allinea e non hanno alcun rispetto per coloro che non producono.


  • Maurizio+Cirillo

    Tante parole condivisibili di dissenso verso the witch of Bruxelles ma altrettante parole di spregio dovrebbero essere spese contro il mondo operaio studentesco associazionistico intellettuale sindacale dell’Europa degli indifferenti, mai così silente, non è una questione politica ma piuttosto una deriva epocale di intere masse ormai arrivate ad un tale livello di plagio di egoismi di empietà, mai si era vista nella storia degli ultimi tre secoli dell’occidente cosiddetto civilizzato tanta schiatteria

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