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Disarmiamo la guerra!! Da Bologna un appello per un mese di mobilitazioni

Sabato 9 Aprile si è tenuto a Bologna il primo tavolo di confronto dell’Assemblea Cittadina contro la Guerra. Un momento di dibattito nato dall’appello di alcune realtà cittadine con storie culturali e politiche diverse che vanno dal mondo politico, sindacale e dell’associazionismo, che si sono unite con l’obiettivo di ricostruire quel movimento antimilitarista e pacifista sincero di cui oggi più che mai si sente il bisogno.

Un appello che ha posto alcuni punti essenziali, attorno cui si è sviluppata un assemblea partecipata e determinata:

1) No alla guerra, no all’invio di armi, impegno vero del nostro paese sulla diplomazia;

2) Via le basi NATO dall’Italia e dall’Europa, una formazione offensiva dei popoli e contro la pace

3) No all’economia di guerra, no all’uso delle risorse pubbliche per le armi;

4) Stop alla catastrofe ambientale, usare le risorse pubbliche per le energie rinnovabili e non per riesumare nucleare e carbone;

5) Accoglienza di tutti i profughi senza distinzioni di provenienza

Nell’isolamento a cui siamo stati costretti negli ultimi anni, che ha cambiato profondamente anche le modalità di stare insieme e di organizzarsi per la giustizia sociale, economica ed ambientale, questa assemblea ha rappresentato un momento importante in cui fermarsi a ragionare, e a costruire organizzazione reale e sincera contro questa guerra, l’ennesima guerra che ci troviamo alle porte dell’Europa.

L’attuale conflitto che sta svolgendosi in Ucraina è essenzialmente un conflitto tra la NATO e la Federazione Russa: la prima ha continuato ad espandersi ad Oriente, installando basi e sistemi militari nei paesi ex socialisti, contravvenendo ad accordi presi dopo la caduta del Muro di Berlino; la seconda ha deciso di intervenire militarmente invadendo il territorio di uno stato sovrano, scatenando una guerra generatrice di morte e distruzione.

Il ruolo della NATO in questo conflitto, che agisce per volere di interessi che niente hanno a che fare con la democrazia e la libertà dei popoli, ci deve spingere ad andare al di là della becera propaganda che i media mainstream cercano di propinarci, e mai come oggi è nostro dovere portare avanti con determinazione un’informazione corretta che tenga conto della complessità delle contraddizioni esplose in questi anni in Ucraina, e un dibattito che sappia entrare nel merito delle questioni per fare luce su tutti gli aspetti che questa situazione sta facendo emergere!

Riteniamo vergognoso l’atteggiamento del governo italiano che, anziché cercare una mediazione tra le parti, è fra quelli che più soffiano sul fuoco della guerra, inviando armi e mezzi all’esercito ucraino e imponendo dure sanzioni economiche alla popolazione russa, rendendo di fatto l’Italia un paese belligerante, in spregio alla Costituzione. E questo, va sottolineato, nonostante la maggioranza dei cittadini e delle cittadine italiane sia fortemente contraria all’invio di armi all’Ucraina e all’aumento della spesa militare.

Vediamo già da ora gli effetti delle sanzioni e del muro contro muro sulla nostra vita quotidiana. Salgono alle stelle, guidati anche dalla speculazione i prezzi di generi alimentari, beni di prima necessità, bollette e carburante. Molte aziende, già in crisi dalla pandemia o da ancora prima stanno rallentando o addirittura fermando la produzione. Se non si aprono spiragli, questa tendenza non potrà che aumentare con l’inasprirsi del conflitto.

La risposta non può essere nella linea politica del governo Draghi, che aumenta le spese militari al 2% del PIL mentre contemporaneamente riduce di altri 8 miliardi la spesa per la sanita’ pubblica e fa marcia indietro sulla decantata transizione ecologica, orientandosi verso soluzioni obsolete, pericolose ed inquinanti, come la riapertura delle centrali nucleari e a carbone o l’ipotesi di trivellare le coste adriatiche.

E la crisi sociale, ambientale ed economica come sempre la pagheranno le fasce più deboli della popolazione!

Dall’assemblea sono emerse già molte iniziative che ci vedranno partecipi e attivi per ribadire il nostro NO ALLA GUERRA già nei prossimi giorni:

– 16 Aprile: Contest musicale contro la guerra. Ore 19.30 Vecchio Son

– 21 Aprile: Proiezione e dibattito con gli autori “The Forgotten Front – La Resistenza a Bologna”: Proiezione e dibattito con gli autori. Ore  19.00 Centro Sociale Culturale Villa Paradiso Bologna

– 22 Aprile: Sciopero operaio proclamato da USB. Manifestazione a Roma;

– 23 Aprile: OLTRE IL PONTE – Festa di cultura e diserzione. Tutto il giorno nel quartiere della Bolognina

– 25 Aprile: Corteo: per un 25 aprile di lotta! Contro la loro guerra – Al fianco dei popoli oppressi. Ore 10.00 Piazza dell’Unità. A seguire: Pratello Resiste. Via del Pratello

– 27 Aprile: Assemblea antifascista contro il Green Pass. Ore 18.30. Centro Sociale Culturale Villa Paradiso Bologna.

– 1 Maggio contro la guerra. Tutto il giorno in P.zza dell’Unità.

– 22 Maggio: mobilitazione nazionale a Caorso (PC) contro il nucleare

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