Nello stabilimento della Marcegaglia di Ravenna ancora una volta si sfiorata la tragedia, una enorme pinza trasporto coils (bobine di acciaio) è caduta rovinosamente al suolo.
Nonostante la gravità del fatto non è stata data nessuna comunicazione tempestiva ai rappresentanti sindacali per la sicurezza e la produzione è andata avanti come nulla fosse accaduto.
Questo incidente risale alla giornata di ieri (14 aprile) e solo oggi, a seguito di una richiesta di chiarimenti da parte della RSU dello stabilimento, l’azienda ha ammesso l’accaduto causato da un “malfunzionamento meccanico”.
Non è la prima volta che si verificano incidenti e “malfunzionamenti meccanici” di questo tipo e proprio a causa delle pesanti pinze da tre tonnellate. La carenza di adeguate misure di sicurezza ha già ucciso un operaio meno di un anno fa, schiacciato sotto un nastro di acciaio. Un altro infortunio mortale era avvenuto nel 2014.
Denunciamo sia il ripetersi di questi incidenti e denunciamo la grave omissione dell’azienda che ha informato dell’accaduto solo a seguito della richiesta di chiarimenti da parte dei rappresentanti sindacali.
Il profitto non può venire prima della salute e della sicurezza di chi lavora: per questo è necessario introdurre il reato di omicidio sul lavoro, proprio il prossimo 20 aprile USB insieme a Rete Iside onlus presenteranno alla Camera dei Deputati una specifica proposta di legge.
Anche per questi motivi è stato indetto anche alla Marcegaglia lo sciopero nazionale operaio per venerdì prossimo 22 aprile che ha tra le rivendicazioni l’inasprimento delle norme a tutela dalla salute e sicurezza sul lavoro.
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