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Zelensky in tv? L’Italia cambia canale

Il tentativo di santificazione dei politici – nazisti e non ucraini e della loro “resistenza” sta toccando nel corso delle settimane vette inarrivabili, fagocitando i mezzi di informazione italiani in un vortice che dal comico scivola sempre più nel grottesco.

È interessante però cercare di capire quanto la pantomima abbia effetto, quanto sia cioè capace di convincere  il popolo italiano.

Una risposta non  certo definitiva, ma sicuramente istruttiva, la si ottiene guardando i dati dello share televisivo della serie tv “Servitore del popolo”. La7 infatti, nel furore della propaganda bellica, ha annunciato di essersi aggiudicata la possibilità di trasmettere in prima serata lo show che ha garantito la notorietà e aperto la strada della politica al presidente ucraino.

La “serie evento” è stata promossa e pubblicizzata in tutti i modi, con Mentana  entusiasta di annunciare a fine tg “dopo di noi, Gruber, Zelensky” . Un capolavoro di intrattenimento e attualità, sicuramente gradito dal pubblico…

Andando ai numeri, nella giornata di lunedì 25 Aprile  Zelensky viene battuto nell’ordine da: la fiction “Nero a Metà” di Rai 1 (4.484.000  spettatori, il 19,3% di share); “L’Isola dei Famosi”  su Canale 5 (2.485.000 spettatori pari al 17,2 % di share); Rai3 con “Report” (1.674.000 spettatori pari ad uno share del 7,7%);   “Made in Sud” su Rai 2 (1.073.000 spettatori pari al 6% di share);  “Quarta Repubblica” su Rete 4 (78.000 spettatori con il 4,6% di share); e anche Italia 1 “MSC Crociere – Il Viaggio della Musica” (527.000 spettatori con il 2,8%).

In pratica il nostro eroe, beniamino d’Europa, si piazza ultimo nella classifica, con i suoi miseri 449.000 spettatori pari all’1,9% dello share.

È facile verificare che simili tristi performance televisive si ripetono da settimane per il colpaccio di la7.

Che dire? La risposta è chiara. Il problema non è tanto, o non è solo, Zelensky in se: il fatto è che i giornalisti in occidente sono diventati dei re Mida al contrario, tutto quello che toccano e provano a indorare, da Draghi a Zelensky e fino a Biden evidentemente comincia a suonare stonato alla popolazione.

Un consiglio alle redazioni: se volete convincerci a mettere l’elmetto, cominciate a cambiare cavallo…

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1 Commento


  • Pasquale

    Nessun governo e nessun sistema di informazione potrebbe convincere le popolazioni della bontà di una qualsiasi guerra. Tantomeno un Esecutivo di utili idioti e di una comunicazione asservita al padrone yankee.

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