Nella giornata di mercoledì la Giunta per il Regolamento del Senato ha dato parere positivo allo scioglimento della Commissione esteri. E’ la prima volta nella storia del Parlamento che una commissione parlamentari viene sciolta dall’alto.
Come noto, la ragione per sciogliere una intera commissione è quello di farne fuori il suo Presidente, ossia il senatore, Vito Petrocelli, che in messaggio per il 25 Aprile aveva augurato una buona festa della “LiberaZione”, provocando dure reazioni per quella “Z” maiuscola che aveva provocato lo starnazzamento di tutti quei politici consacrati alla caccia degli “amici di Putin” in Parlamento, nelle redazioni giornalistiche, nelle giurie dei premi letterari e nei cartelloni teatrali.
Ma l’establishment guerrafondaio si era già legato al dito il voto contrario di Petrocelli+ alla mozione che confermava l’invio di armi all’Ucraina votato il 1 marzo. E il M5S aveva proceduto all’espulsione del senatore “ribelle”.
Il commento del senatore Petrocelli allo scioglimento della Commissione Esteri è al vetriolo: “Quanto deciso dalla Giunta per il regolamento è una vendetta politica, nei confronti di un senatore che legittimamente ha detto no all’invio delle armi in Ucraina”. “Noi mandiamo armi a chi dice che il nazista Bandera è un eroe, a chi dice che i militari della Azov che resistono a Mariupol sono eroi”.
Nei giorni precedenti, un vero e proprio mail bombing era arrivato nelle caselle dei senatori della Commissione Esteri invitandoli a non prestarsi a questo atto gravissimo: “Nel determinare lo scioglimento della Commissione esteri del Senato, Lei sta agendo contro la Costituzione, contro il volere del popolo italiano e contro le speranze di pace. E’ un’onta indelebile che non dimenticheremo mai” era scritto nel messaggio inviato ai senatori”.
I promotori della campagna a sostegno del senatore Petrocelli hanno sottolineato che “La destituzione forzata come punizione politica di chi si è opposto all’invio delle armi allontana forse definitivamente le speranze di un’Italia schierata per la pace e per il negoziato. E’ giunto il momento di dare una risposta di massa a questi indegni rappresentanti che siedono oggi in Parlamento! Solo una reazione popolare forte può fermare l’escalation in corso”.
Il M5S, che aveva espulso Petrocelli ed ha accettato senza battere ciglio lo scioglimento della Commissione, adesso propone per sostituirlo il senatore Gianluca Ferrara, ma Pd e destra hanno già fatto che non è di loro gradimento. E mentre è in corso una guerra che sta coinvolgendo l’Italia, il Senato è senza una commissione esteri.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa