Uno studente di 17 anni, in alternanza scuola-lavoro in una carrozzeria di Merano, è rimasto gravemente ferito venerdi pomeriggio a causa di un ritorno di fiamma. Insieme a lui è rimasto ferito anche un operaio di 36 anni.
Lo studente di 17 anni era impegnato nel progetto di alternanza scuola-lavoro. Stando a una prima ricostruzione, alcuni composti infiammabili hanno preso fuoco a seguito di un contatto elettrico.
Si tratta del terzo incidente grave, in meno di cinque mesi, che coinvolge studenti impegnati in stage e alternanza scuola-lavoro nelle aziende. A gennaio era morto sul lavoro il giovane Lorenzo Parelli, un mese dopo era toccato ad un altro ragazzo: Giuseppe Lenoci di 16 anni.
I due feriti, vista la gravità delle loro condizioni, sono stati trasportati all’ospedale di Bolzano. Successivamente il diciassettenne è stato trasferito in un centro specializzato a Murnau, in Baviera.
Si tratta “dell’ennesimo crimine di stato consumato dal governo ai danni degli studenti, come le morti di Giuseppe e di Lorenzo che hanno segnato quest’anno di lotte contro l’alternanza scuola-lavoro” – scrivono in una nota gli studenti di OSA – “La responsabilità di queste morti e di questi feriti è di chi ha legittimato per tutto l’anno la pratica malata dell’alternanza, e che ora scrive nei sottotitoli dei giornali piangendo lacrime di coccodrillo. Noi l’abbiamo sempre ribadito da anni, senza se e senza ma, che l’alternanza è lo strumento ideologico per abituarci allo sfruttamento e alla morte . Va immediatamente abolita per fermare la strage. L’alternanza rappresenta il modello di scuola delle aziende e dei privati, che puntano soltanto al guadagno economico, fregandosene della sicurezza e della salute degli studenti e dei lavoratori”.
Evidentemente non sono bastate le morti di due ragazzi in stage durante questo inverno. E nonostante le grandi mobilitazioni studentesche che si sono susseguite nei mesi scorsi il ministro Bianchi continua a ignorare le richieste degli studenti.
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