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Della guerra in Ucraina sembra non importare più niente

Ormai quello che importa, nell’informazione italiana, sono le elezioni, appena maturato il vitalizio, e, sarà un caso, prima che la sanzioni che l’Europa si è inflitta vadano a regime, nei prossimi autunno e inverno freddi.

Il giochetto sta riuscendo bene agli Usa, tenere l’Europa impegnata con l’Ucraina per tanto tempo ancora, fino a quando avranno lacrime per piangere, ma anche dopo.

La Cina è nel mirino degli Usa, provocano in tanti modi, secondo Pechino esiste un’unica Cina, Taiwan tornerà ad essere una provincia cinese, dicono.

Possibile che siano tutti d’accordo nell’impero occidentale?

Purtroppo sì, fino al suicidio.

Alcuni esempi:

a – Francia e Germania erano i garanti degli accordi di Minsk, se ne sono fregati, ma il pazzo è Putin

b – Londra ha rubato l’oro del Venezuela, e non vuole restituirlo, la colpa è del Venezuela

c – quando in Cina, nel 1948, nacque la Repubblica Popolare Cinese Chiang Kai-shek fuggì a Taiwan, portando con sé le riserve auree del paese e quel che restava dell’aviazione e della marina; per questo motivo, essendo i comunisti totalmente privi sia di marina militare che di aviazione non poterono far nulla contro i nazionalisti asserragliati a Taiwan e ad Hainan (ma quest’ultima, molto più vicina alla costa, fu conquistata l’anno successivo). Chiang Kai-shek ordinò inoltre che tutti i manufatti provenienti sia dalla Città Proibita sia dal palazzo imperiale di Nanchino, che si fosse riusciti a trasportare, venissero portati sull’isola di Taiwan. Questi oggetti formano oggi il cuore del “National Palace Museum” di Taipei. Il Kuomintang continuò il suo operato a Taiwan, considerandosi l’unico governo legittimo della Cina” (lo dice wikipedia, non il Quotidiano del popolo di Pechino)

Immaginate se domani Trump, sulla base della teoria delle elezioni truccate, si presentasse a Fort Knox e portasse l’oro lì depositato, in Alaska, o in Texas, come è successo in Cina e in Venezuela. Tutto bene? Non succederebbe niente?

Immaginate se le navi russe stazionassero fra Cuba e la Florida. Tutto bene? Non succederebbe niente?

L’Impero degli Stati eletti, accomunati da razzismo, imperialismo, colonialismo, l’Impero del Bene, che accoglie un ottavo della popolazione mondiale, ha deciso che la globalizzazione, che gli Usa hanno battezzato negli ultimi 30-40 anni, è morta, il libero commercio andava bene quando era ineguale, quando era sfruttamento a oltranza, adesso il gioco finirà, a brevissimo, anche senza guerra, ci saranno sanzioni contro la Cina, da cui arriva quasi tutto, dalle mutande ai telefoni cellulari.

L’Europa, Italia compresa, continuerà a produrre e consegnare armi in Ucraina (accanimento terapeutico per una guerra impossibile da vincere), per pagare i servizi di Vogue, i conti segreti di Zelenski, per uccidere dei civili filorussi in Donbass, pagherà la ricostruzione del paese, quando sarà, intanto l’Europa, senza mutande e telefonini, continuerà a non capire.

Ma quando il potere d’acquisto dei cittadini occidentali si sarà dimezzato entro il 2030, continuare a mandare armi in Ucraina, rinunciare alle mutande e ai telefonini, ai computer e alle pendrive, “con la Nato fino alla morte” sarà il nostro ideale?

* La Bottega del Barbieri

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1 Commento


  • Daniele

    Lo è stato fino ad oggi e lo sarà anche domani. Ormai camminiamo a 4 zampe da molti anni ci anno abituato

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