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Sapienza porte aperte a reazionari e violenza sugli studenti. Il 27 assemblea pubblica

Ricostruiamo antifascismo e spazi di democrazia

Giovedi 27 ore 17 assemblea pubblica alla facoltà di scienze politiche

Questa mattina alla Sapienza il nuovo governo e la Rettrice Polimeni hanno inaugurato una nuova stagione di repressione contro il dissenso degli studenti.

Dopo anni di politiche antipopolari portate avanti dai governi di centrodestra, di centrosinistra a guida PD e di governi tecnici direttamente emanati dall’UE, che hanno smantellato il welfare e i diritti di lavoratori e classi popolari, e stroncato ogni prospettiva di emancipazione per le giovani generazioni, le destre più reazionarie e fasciste hanno trovato campo libero e piena legittimazione e ora ricoprono le cariche più importanti dello Stato.

Altrettanto spalancate hanno trovato le porte delle scuole, e di università come la Sapienza.

Proprio alla Sapienza, nella facoltà di Scienze Politiche per la mattina di oggi, come se niente fosse è stata autorizzata un’iniziativa promossa da Azione Universitaria, braccio giovanile della Meloni, che vedeva tra gli invitati dei fascisti di prim’ordine come Fabio Roscani e Daniele Capezzone.

Il presidio indetto dagli studenti antifascisti, partecipato e determinato ad opporsi alla presenza all’interno dell’Ateneo della peggiore feccia reazionaria, è stato prima accolto dalle forze dell’ordine in borghese, e poi assaltato dalla celere, che ha strattonato, manganellato e gettato a terra gli studenti, portandone via in detenzione alcuni e mandandone altri all’ospedale.

Contro la vergognosa legittimazione della Rettrice al raduno fascista e la repressione poliziesca dell’opposizione studentesca, gli studenti si sono spostati sotto il Rettorato per chiedere conto dell’accaduto alla dirigenza di Ateneo. Nessuna risposta: totale legittimazione ai fascisti, e nessuno spazio di agibilità politica per chi protesta.

Quanto accaduto oggi è una netta dichiarazione di intenti, da parte di una dirigenza di Ateneo pronta a difendere fascisti vecchi e nuovi. Di fatto, la Rettrice Polimeni ha dichiarato esplicitamente che nella sua logica di “democrazia” i fascisti sono pienamente ammessi dalla Costituzione Antifascista, mentre gli studenti che manifestano il loro dissenso sono dei violenti antidemocratici; la complicità della Rettrice con i neofascisti si era già bellamente palesata con i suoi auguri al nuovo governo Meloni, a guida FdI.

Quest’ultimo, determinato a collocarsi sulla falsa riga dell’agenda Draghi con la prosecuzione dell’invio di armi ai nazisti ucraini, dell’economia di guerra targata UE, dei tagli ai diritti sociali e della nuova austerity, è pronto anche ad associare a queste politiche una stretta repressiva su tutti i settori sociali, dai lavoratori agli studenti, che si mobiliteranno contro i responsabili di una crisi ormai insostenibile.

Come Cambiare Rotta abbiamo partecipato al presidio antifascista di questa mattina, perché sappiamo che l’opposizione a questo governo e alla presenza dei fascisti in università può essere costruita solo attraverso l’Antifascismo militante.

Una lotta senza quartiere contro i fascisti in università e le istituzioni che li hanno legittimati, e una battaglia volta a ricostruire all’interno della Sapienza gli spazi di rappresentanza e democrazia di cui noi studenti siamo stati privati.

Giovedì alle 17 di fronte a Scienze Politiche ci riuniremo in assemblea con le altre realtà che hanno partecipato al presidio di oggi e con tutti gli studenti, per discutere dell’accaduto e proseguire nella nostra costruzione di una vera opposizione ai fascisti e agli interessi che rappresentano.

Venerdì alle 18, al pratone della Sapienza, nel centenario della Marcia su Roma ricorderemo la Resistenza di San Lorenzo, per ricostruire l’identità antifascista e la lotta della nostra generazione contro un futuro non più solo di precarietà, ma anche di guerra, miseria e repressione. Ci vediamo al nostro aperitivo!

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Violente cariche contro gli studenti antifascisti alla Sapienza, no alla repressione ed ai neofascisti in università

L’Unione Sindacale di Base denuncia con forza le violente cariche effettuate da agenti in tenuta antisommossa, all’interno degli spazi dell’Università La Sapienza, ai danni degli studenti antifascisti che si erano riuniti in presidio alla facoltà di scienze politiche. La manifestazione degli antifascisti, infatti, era stata organizzata per contestare un’iniziativa lanciata da un’organizzazione giovanile vicina a Fratelli d’Italia, principale partito del nuovo governo di destra, vedendo tra i suoi invitati Capezzone di Forza Italia e Roscani, membro di FdI.

Alla legittima rabbia degli studenti, che da tempo vedono sdoganate organizzazioni neofasciste all’interno dell’Università, si è deciso di rispondere con la repressione e le manganellate. Esprimiamo massima solidarietà agli studenti antifascisti e all’organizzazione giovanile Cambiare Rotta, con cui da tempo condividiamo iniziative e lotte. Condanniamo con forza l’atteggiamento delle forze dell’ordine e denunciamo le responsabilità delle istituzioni universitarie. Evidentemente è questo il modo di presentarsi alla comunità universitaria del nuovo governo: manganellate e repressione sembrano l’unico futuro che prospettano ai giovani.

Da anni ci battiamo contro lo smantellamento del settore pubblico: un fenomeno che ha avuto nefasti effetti anche nell’università, con decenni di riforme e provvedimenti che hanno svilito il suo ruolo di alta formazione e, tramite l’ingresso di enti privati nei CDA, l’ha messa al servizio del profitto.

Nelle università del nostro paese non serve la polizia, mentre mancano gli spazi per la didattica e manca personale sia docente che tecnico, a causa di decenni di tagli e dismissione sistematica delle nostre istituzioni formative pubbliche.

Unione Sindacale di Base

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𝗦𝘁𝘂𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗺𝗮𝗻𝗴𝗮𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗽𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗟𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝘀𝘁𝗮, 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗮, 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗶𝗹 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗠𝗲𝗹𝗼𝗻𝗶!

Crosetto lo aveva annunciato: preoccupazione per l’autunno caldo, il sottinteso è che sarebbero andati giù pesante col manganello. È successo a Roma, proprio oggi, dove tanti studenti erano in protesta alla Sapienza contro l’evento organizzato da Azione Universitaria per propagandare un “capitalismo dal volto umano”. Un capitalismo presente solo nella testa di questi avvoltoi, mentre quello reale è quello mostrato dalle cariche della polizia o, ad esempio, dalla morte di Giuliano, ucciso dai programmi di alternanza scuola-lavoro e citato senza vergogna da Giorgia Meloni nel suo discorso per la fiducia. Questo è il capitalismo dal volto umano, continua la nostra resistenza. Antifascismo è anticapitalismo!Marta Collot  (Portavoce nazionale di Potere al Popolo)

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L’ANPI provinciale di Roma e l’ANPPIA federazione di Roma esprimono la piena solidarietà alle studentesse e agli studenti antifascisti della Sapienza che nella mattinata di oggi hanno subito una repressione violenta, mentre contestavano pacificamente lo svolgimento all’interno della Facoltà di Scienze Politiche di un convengo organizzato da Azione Universitaria, giovanile di Fratelli d’Italia.

La risposta delle autorità accademiche è stata quella di richiedere l’intervento della forza pubblica che ha caricato con conseguente ferimento di diversi studenti e studentesse. Nel giorno in cui la Camera vota la fiducia al Governo Meloni, la risposta delle Istituzioni nel più grande ateneo d’Europa è quella di reprimere il dissenso.

Condanniamo fermamente quanto accaduto, chiediamo che sia fatta piena luce sui fatti ed esprimiamo la nostra solidarietà alle studentesse e agli studenti coinvolti.
ANPI provinciale di Roma
ANPPIA federazione di Roma

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