La manovra finanziaria varata nelle scorse ore conferma la necessità di scendere in lotta per cambiare la politica sociale ed economica del governo Meloni. Gli appuntamenti nelle piazze italiane per lo sciopero generale del 2 dicembre.
L’Unione Sindacale di Base, assieme al sindacalismo conflittuale e di base sarà nelle piazze delle maggiori città italiane venerdì 2 dicembre, durante lo sciopero generale nazionale che coinvolge tutte le categorie del pubblico impiego e del lavoro privato, dall’industria ai trasporti, dalla sanità alla scuola, e parteciperà in massa alla manifestazione nazionale di sabato 3 dicembre a Roma con appuntamento alle ore 14 in Piazza della Repubblica per chiedere di
ABBASSARE LE ARMI, ALZARE I SALARI!
Le politiche economiche messe in campo dai passati governi e in particolare dal governo Draghi stanno trovando continuità nella proposta di Legge di Bilancio presentata all’Unione Europea dal governo Meloni per averne il gradimento, e che sarà oggetto della discussione parlamentare dalla prossima settimana.
La grave situazione economica in cui versano le famiglie italiane, il pesante attacco ai salari e agli stipendi dei lavoratori non trovano alcuna risposta, così come non ne trova la richiesta di aumentare in modo sostanzioso le pensioni minime e di adeguare tutte le altre al reale costo della vita.
La politica dei bonus, inaugurata da Conte, proseguita da Draghi e fatta propria da Meloni, si è dimostrata completamente inadeguata e incapace di produrre effetti sulla condizione reale dei lavoratori e delle famiglie.
L’aumento delle bollette del gas e dell’energia, grazie ad una speculazione internazionale che nessuno vuole fermare, stanno mangiando buona parte delle disponibilità economiche delle famiglie, né sono state stanziate risorse per il rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici e le imprese fanno a gara per accaparrarsi quelle messe a disposizione dalla manovra.
L’inganno della riduzione del cuneo fiscale, fortemente voluto dai padroni, non porterà benefici ai lavoratori: i pochi spiccioli che entreranno in busta paga verranno tolti con gli interessi attraverso l’inevitabile aumento del costo dei servizi sociali, ticket sanitari, asili nido ecc. che vengono finanziati proprio dal cuneo fiscale.
La scelta di aderire alla crociata euroatlantica delle sanzioni alla Russia e le spese per gli armamenti da destinare all’Ucraina stanno producendo un fortissimo innalzamento dei prezzi delle materie prime, e quindi dei beni di prima necessità, prosciugando quanto dovrebbe essere invece destinato a spese sociali e al benessere del Paese.
Insomma cambiano i governi ma non cambia la direzione di marcia, stabilita dal pilota automatico dell’Unione Europea che continua ad essere il faro politico anche per il governo di chi ha vinto le elezioni proprio sventolando un antagonismo di maniera all’Europa dei 27.
LE INIZIATIVE IN PROGRAMMA VENERDÌ 2 DICEMBRE
Piemonte
– Torino, ore 10:00, piazza Carlo Felice
Lombardia
– Milano, ore 10:00, corteo da via Larga (angolo Pantano), a piazza della Scala
Trentino Alto Adige
– Trento, ore 10:00, sede INPS, via delle Orfane
– Bolzano, ore 16:00, sede Provincia, piazza Silvius Magnago
Veneto
– Venezia, ore 10:30, Ca’ Farsetti
Friuli Venezia Giulia
– Trieste, ore 9:30, piazza della Borsa; ore 10:45, Hera; ore 11:45, Ospedale di Cattinara
Liguria
– Genova, ore 10:00, largo Lanfranco
Emilia Romagna
– Bologna, ore 10:00, corteo da piazza XX Settembre al Comune
– Parma, ore 10:00, Prefettura
Toscana
– Firenze, ore 9:30, piazzale Montelungo (Fortezza da Basso, lato stazione)
– Livorno, ore 9:00, Comune
– Pisa, ore 9:00, piazza Vittorio Emanuele
Marche
– Ancona, ore 10:00, Palazzo Raffaello, Regione Marche
Lazio
– Roma, ore 10:30, via XX Settembre, Ministero dell’Economia e delle Finanze
– Frosinone, ore 10:00, piazza Vittorio Veneto, ore 10:00
– Viterbo, ore 9:30, via E. Fermi 15, corteo dalla Cittadella della Salute
Abruzzo
– Pescara, ore 10:00, piazza Unione
Molise
– Campobasso, ore 10:00, via Genova 11, Giunta Regionale Molise
Campania
– Napoli, ore 10:30, via Vespucci 15, nei pressi del Loreto Mare
Puglia
– Bari, ore 10:00, Palazzo dell’Economia, corso Vittorio Emanuele
Calabria
– Scalea (Cosenza), Piazza Aldo Moro, presidio lavoratori Mia Srl
Sicilia
– Catania, ore 9:00, piazza Borgo/Cavour
– Acate (Ragusa), ore 16:30, piazza San Vincenzo
Sardegna
– Cagliari, ore 10:00, via Roma, Consiglio Regionale
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