E’ salito già a 59, il bilancio dei migranti trovati morti nel mare e sulla spiaggia davanti a “Steccato” di Cutro, nel Crotonese, dopo che il peschereccio sul quale si trovavano si è spezzato in due. Ma il un dato èancora provvisorio, Sulla spiaggia è stato trovato un gruppo di migranti vivi, una cinquantina, che si trovavano sullo stesso peschereccio sul quale viaggiavano le vittime.
Tra questi ci sono anche molti bambini e donne. Buona parte dei cadaveri sono sparsi sulla superficie del mare, mentre altri si trovano sulla spiaggia.
I circa cinquanta superstiti trovati sulla spiaggia hanno raccontato ai soccorritori, che sul peschereccio su cui viaggiavano, che si è spezzato in due a causa del mare molto mosso, erano almeno in 250. Secondo altre voci sarebbero stati tra i 150 e i 180 migranti, provenienti per lo più da Iran, Pakistan e Afghanistan. L’ipotesi che viene fatta dai soccorritori è che le vittime del naufragio siano dunque molte di più delle 59 accertate fino adesso.
Nel porto di Ancona rimane bloccata la nave di soccorso Geo Barents a causa del divieto per la nave di lasciare il porto, emesso dalla capitaneria di porto. Il fermo è una delle sanzioni previste dal nuovo codice di condotta per le ong introdotto dal governo di Giorgia Meloni, entrato in vigore a gennaio ma approvato in via definitiva proprio giovedì mattina dal parlamento.
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