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Cresce l’incubo degli sfratti per migliaia di famiglie

Nelle aree metropolitane l’emergenza sfratti ha subito un’ulteriore impennata. Ma sia le Regioni che i Comuni si guardano bene dal mettere in campo provvedimenti strutturali sull’emergenza abitativa, resa più drammatica dal crollo dei redditi, dall’aumento degli affitti e dalla scarsità di alloggi di edilizia popolare.

In venti anni, dal 2002 al 2021 in tutta Italia sono stati eseguiti con l’ufficiale giudiziario 519.243 sfratti, secondo i dati del ministero dell’Interno. Il doppio, 1.091.065, quelli emessi: 29.068 (2,66%) per necessità del locatore, 150.687 (13,81%) per finita locazione e la stragrande maggioranza, 911.310 (83,52%), per morosità e altro. Le richieste di esecuzione, in 20 anni, superano quota 2 milioni.

Siamo il Paese in Europa che ha la percentuale più bassa di case pubbliche e nelle grandi aree urbane persiste l’emergenza abitativa“, dice Michelangelo Giglio di Asia Usb, il sindacato inquilini e abitanti.

La crisi avanza e le persone vengono mandate via di casa: 33.208 sono state nel 2021 le richieste di esecuzione presentate su tutto il territorio nazionale, +45,39% rispetto all’anno precedente. 9.537 sono stati gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’ufficiale giudiziario, +80,97% rispetto al 2020 quando erano stati 5.270 – in virtù della sospensione degli sfratti con l’emergenza Covid. L’anno in cui sono stati eseguiti più sfratti in assoluto, 36.340, è stato il 2014.

Negli ultimi 5 anni sono stati eseguiti 7.412 sfratti a Roma, 9.513 in tutto il Lazio. Nella capitale “al momento ci sono più di 5 mila sfratti in esecuzione per morosità incolpevole“, spiega Maria Vittoria Molinari, anche lei sindacalista Asia Usb. “Nonostante il comune abbia stanziato fondi per nuovi alloggi popolari, è necessario del tempo per attuare il piano casa. Ad oggi, se una famiglia viene sfrattata, non ha soluzione.

Ma se Roma piange per gli sfratti anche Milano non ride. Dal 2017 al 2021 Milano ha assistito a 5.835 sfratti, mentre quasi 20 mila ce ne sono stati in tutta la Lombardia. Nel capoluogo lombardo c’è  un’emergenza affitti gravissima“, le famiglie di lavoratori e lavoratrici fanno fatica a trovare una casa perché i redditi sono considerati insufficienti da chi affitta.

Interi nuclei famigliari vengono sfrattati oppure non possono permettersi un affitto, e vivono in condizioni di sovraffollamento, in alloggi precari e condizioni igieniche difficili. Secondo i dati del ministero dell’Interno per il 2021 sono stati emessi a Milano e provincia 1706 provvedimenti, la maggior parte per finita locazione. A questi si aggiungono i pignoramenti immobiliari che il Sicet stima in circa mille all’anno. Pignoramenti che rischiano di subire un’impennata con il rialzo dei tassi dei mutui e delle spese condominiali.

Anche in un’altra area metropolitana come Napoli ci sono 10mila sfratti esecutivi programmati solo a Napoli città, un fenomeno dovuto dall’aumento dei costi di affitto e delle spese per l’energia che fanno si che molte persone, soprattutto quelle con redditi bassi, non riescano più a far fronte ad affitti, spese condominiali e mutui.

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3 Commenti


  • Raffaella Mancini

    E’ tutto un magna magna. Basterebbe dare le case popolari a riscatto che pagando l’affitto per tot anni poi la casa e’ di chi ha avuto la costanza di pagare il canone. Essendo di proprieta’ nessuno puo’ occuparsi. verrebbero tenute bene dagli inquilini visto che e’ la loro e ci sarebbe gente piu’ serena. per la vecchiaia. Ma in Italia ci sono troppi interessi dei malfattori dell’Italia affinche’ si possano fare cose buone per le persone.


  • Giuly

    Lo sfratto per insolvenza se eseguito nel mese garantito.ci sarebbero molte più case disposizione


  • patrizia spiotta

    è inaccettabile situazioni di questo tipo lo sanno perfettamente questo problema è quello che vogliono perché non fanno altro di scriverlo e peggiorare la situazione noi siamo di fronte nuova dove c’è una graduatoria che non si aggiorna da 12 anni e il sindaco al consiglio risponde che no fa niente affinché non lo chiama l Ater

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