“Prima ti ignorano, poi ti deridono, infine ti combattono”. Anche se i mass media hanno ignorato l’appello “Fermare la guerra, imporre la pace”, l’appello – pubblicato solo su alcune testate online – ha visto arrivare decine e decine di nuove adesioni.
Tra le nuove firme arrivate fa piacere vedere quella di Heidi Giuliani, o quella di una volontaria dal Congo, di tanta gente comune e qualche rappresentante di consigli comunali, tanti medici e docenti.
Interessante inoltre il fatto che in città come Bologna abbiano deciso che raccoglieranno in piazza le adesioni sull’appello nelle feste e manifestazioni del 25 aprile, ed anche in altre città intendono fare lo stesso. Insomma quello che poteva sembrare un passo indietro può rivelarsi due passi avanti.
Inchiodare i guerrafondai sulle loro responsabilità di aver volutamente ignorato le proposte di pace sul tappeto, è un approccio comprensibile e credibile anche tra le persone comuni che continuano ad essere contraria alla guerra ma che stentano a trovare lo strumento per pesare sull’agenda politica.
“Fermare la guerra e imporre la pace” non un’idea da consumarsi in una giornata per poi passare ad altro, è un appello a prendere parola e iniziativa in tutti gli ambiti possibili per fermare l’escalation bellica in cui le classi dominanti stanno tirando dentro il nostro paese.
Per aderire all’appello inviare una mail a: imporrelapace@gmail.com
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Antonella Matera
rifiuto assoluto senza se e senza ma
forse è una posizione semplicistica e irrealizzabile ma almeno con il pensiero è possibile e se questo diventasse il pensiero prevalente forse qual cosa potrebbe cambiare in tal senso.
Utopia!!! certo
nela
imporre la pace
Serena Rosso
governi che finanziano la loro economia con le guerre e con la vendita d’armi e si definiscono democratici, e le società che governano sarebbero evolute?
Mara
Il termine imporre non mi piace nemmeno riferito alla pace poiché mi sembra un ossimoro. E se si arrivasse ad imporre la pace con un bombardamento nucleare come accaduto ad Hiroshima e Nagasaki a che in quella occasione fu imposta la pace.
Giancarlo staffo
Pur con tutti i limiti evidenti, sarebbe giusto anche aderire al referendum contro l’invio di armi all’Ucraina.
Redazione Roma
Certamente
Anna Traverso
sottoscrivo l’appello con convinzione
Redazione Roma
cortesemente, per le adesioni inviare una mail a: imporrelapace@gmail.com
Massimo Massimino
Basta alle guerre volute dagli Usa per sostenere la loro economia!