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“Pillola” gratuita: le obiezioni più insensate

Allora, faccio un breve riassunto delle obiezioni che leggo sui social, sia da parte di personale sanitario, che di persone estranee, rispetto alla gratuità della pillola, e cosa mi sento di rispondere.

 “La pillola non è una caramella, bisogna pensarci bene”.

 La pillola è un farmaco, viene prescritta da un medico, l’opportunità della somministrazione viene valutata, come per tutti i farmaci soggetti a prescrizione, dall’unità medico/paziente.

 “Dovremmo spendere dei soldi perché le donne facciano “il comodo loro” quando abbiamo cose più importanti”.

 Le cure necessarie per le donne, che riproducono la specie, sono patrimonio della comunità e non problemi individuali. Programmare una gravidanza e non subirla a caso è la migliore garanzia che possiamo dare ai bambini di essere cresciuti al meglio.

“Ci daranno gratuitamente solo le più economiche perchè tanto è sanità pubblica..”

Ci saranno pillole di prima, seconda e terza generazione, non sarà così frequente che una donna non trovi in nessuna di queste tre tipologie la pillola adatta a lei.

L’OMS dice di cominciare per tutte le donne con le pillole della seconda generazione al levonorgestrel, relativamente economiche, che sicuramente saranno nell’elenco. Oltretutto negli altri paesi d’Europa la scelta è molto più ridotta, mentre noi abbiamo pressioni delle industrie farmaceutiche in libertà assoluta che cercano di dominare il mercato.

Anche con pillole che in altri paesi vengono considerate meno sicure proprio dal punto di vista del rischio coagulativo, cioè della possibilità di sviluppare un accidente vascolare durante l’assunzione. In Francia per esempio non le rimborsano più.

“Le donne corrono un rischio grave e vanno accuratamente controllate con esami prima della prescrizione”.

Le donne in gravidanza corrono un rischio migliaia di volte superiore a quello che corrono assumendo la pillola, e a meno che non si sappia prima che sono malate, o che hanno importanti eredità patologiche in famiglia, non facciamo nulla.

“La pillola la deve prescrivere il ginecologo che ti conosce bene e conosce la pillola proprio giusta per te”.

La pillola può tranquillamente essere prescritta direttamente dal medico di medicina generale, in modo personalizzato, ma non esistono esami nè accertamenti preliminari che ti possano dire con quale ti troverai meglio nè qual’è quella proprio adatta al tuo equilibrio ormonale.

Se avete altre obiezioni scrivetemi su FB.

PS. Se ogni volta che la sanità pubblica fa un ragionamento costo/beneficio per rendere gratuito un esame o un farmaco vi mettete a gridare “datece tutto, a ‘nfami”, perdonatemi ma alla fine non avremo davvero più niente.

Il costo/beneficio è importantissimo. Dietro alla pressione per fare di tutto e dare di tutto ci sono le multinazionali e la medicina privata convenzionata che soffiano sul fuoco del consumismo sanitario. Io ci provo a dirlo da anni.. eh”.

* da Facebook

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1 Commento


  • Mara

    Non so quali effetti più o meno negativi possano generare queste pillole sulla salute della donna ma se dopo averla presa bisogna rivolgersi ad un ospedale per le cure allora effetti negativi ci saranno visto la situazione in cui versano i pronto so ccorsi degli ospedali ed i reparti ordinari. Sarebbe meglio prevenire le gravidanze con opportuna informazione e con altri sistemi vedi ad esempio pillola anticoncezionale e spirale cosa di cui non si sente più parlare.

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