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Fibrillazioni nell’industria degli armamenti europea

A luglio scorso, i ministri della Difesa di Germania e Francia, Boris Pistorius e Sebastien Lecornu, si sono incontrati a Berlino per discutere della questione della produzione del “carro armato europeo” noto come Mgcs e fare un passo avanti nel progetto di realizzazione di un nuovo carro da combattimento che andrebbe a sostituire i Leopard tedeschi e i Leclerc francesi.

Ma, secondo quanto rivela il quotidiano tedesco, “Handelsblatt”, i passi avanti sull’avvio della produzione del “Mgcs” non ci sono stati, anzi. E’ evidente come lo “strattone” imposto dalla guerra in Ucraina e la pressione statunitense, abbiano messo in fibrillazione molti dei progetti di armamenti comuni europei.

Ma anche l’Italia vorrebbe entrare nel progetto e forse candidarsi a sponda per Parigi, anche se tutto sembra convergere – incluse le rivelazioni di Amato sulla strage di Ustica – per complicare le relazioni tra Roma e Parigi. Secondo alcune indiscrezioni pubblicate ad agosto dal quotidiano francese La Tribune, e riprese in Italia da Starmag, Francia e Italia si sono recentemente accordate per proporre alla Germania di includere il gruppo italiano della difesa Leonardo – attraverso la Oto Melara – nel programma del carro armato del futuro Mgcs.

Per il quotidiano francese, l’adesione ufficiale dell’Italia al programma Mgcs consentirebbe la sostituzione molto graduale entro il 2040 dei carri armati Ariete prodotti dal Consorzio Iveco-Oto Melara , 125 dei quali (su 200) dovranno essere rinnovati. Ma soprattutto sostituirebbe i futuri carri armati tedeschi Leopard 2A8 (prodotti da Kmw con partecipazione del 20-30% di Rheinmetall) a seconda dell’andamento del programma Mgcs.

Secondo quanto riporta l’agenzia Nova per la Francia, il progetto procede “troppo lentamente”. Il carro armato francese Leclerc è sempre più obsoleto, mentre la Germania sta modernizzando nella versione A8 il Leopard 2, che Kmw produce con il conglomerato per la difesa tedesco Rheinmetall.

Ragione per cui la spinta sulla Germania per sostituire questo carro armato è inferiore rispetto a quella della Francia nel caso del proprio mezzo corazzato. Diversi rappresentanti dell’industria degli armamenti hanno affermato che lo sviluppo congiunto del carro armato franco-tedesco ha poche possibilità di successo. “Non crediamo più nell’Mgcs”, ha dichiarato una fonte del settore, che ha voluto rimanere anonima.

Intanto la tedesca Rheinmetall sta sviluppando il carro armato Panther, che potrebbe sostituire il Leopard 2. Secondo “Handelsblatt”, l’imminente fallimento del progetto per l’Mgcs evidenzia “il pessimo stato generale della cooperazione in materia di armamenti tra Berlino e Parigi”.

Le differenze tra Germania e Francia in merito all’iniziativa sarebbero “tanto grandi” da minacciare “sempre più” la realizzazione del corazzato, secondo quanto riferisce il quotidiano “Handelsblatt”. Il giornale tedesco afferma di aver appreso informazioni in tal senso da “ambienti governativi e industriali”.

In fase di sviluppo da sei anni, il carro armato”europeo” Mgcs dovrebbe sostituire dal 2035 i carri armati Leopard 2 e Leclerc, in servizio rispettivamente nell’esercito tedesco e in quello francese.

Ad aprile scorso, è stato completato un primo studio per definire l’architettura del sistema. Dal fondo speciale per la Forze armate tedesche (Bundeswehr) da 100 miliardi di euro sono previsti circa 83,5 milioni di euro per il finanziamento del progetto nel 2023. I costi di sviluppo sono condivisi da Germania e Francia, ma è il primo Paese a essere responsabile dell’iniziativa. In cambio, alla Francia è stato affidato il ruolo principale nello sviluppo del Sistema di combattimento aereo del futuro (Scaf).

Tuttavia, fin dall’inizio, vi sono stati “problemi con entrambi i progetti, poiché le aziende coinvolte sono in competizione tra loro e i governi perseguono strategie diverse”. Mentre la Francia promuove con forza la propria industria della difesa, la Germania ha un approccio meno determinato nel settore. A sviluppare l’Mgcs è il consorzio Knds, formato da Krauss-Maffei Wegmann (Kmw, Germania) e Nexter Defense Systems (Francia). A Berlino, questa alleanza ha suscitato la preoccupazione che il contratto per l’Mgcs potesse finire sotto controllo francese. Soltanto dopo lunghe trattative, Germania e Francia sono riuscite a concordare una divisione del lavoro.

 

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1 Commento


  • Paolo

    i cavernicoli russi che combattono con le pale e con le fionde stanno sempre più imparando dalle carcasse dei Leopard, dei challenger degli strid o gli Stryker. ora mancano solo gli Abrams ai cavernicoli per scaldarsi la notte con il falò degli invincibili carri occidentali. ovviamente io pago non importa se per avere una visita in Campania occorrano 5 mesi o se nelle scuole manchi la carta igienica. vincere e vinceremo

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