Oggi è una giornata di sciopero nazionale ed è in corso un presidio al Ministero del Lavoro dopo la strage degli operai al cantiere della Esselunga di Firenze. La polizia ha bloccato il tentativo dei lavoratori di portarsi sotto il portone del ministero per far ricevere una delegazione, a quel punto i manifestanti hanno bloccato la centralissima via Veneto.
L’Unione Sindacale di Base ha dato appuntamento oggi di fronte al Ministero del Lavoro, dalle ore 10.00 in Via Molise. Un appuntamento importante per non far passare sotto silenzio l’ennesima strage di lavoratori in Italia: quella del cantiere Esselunga di Firenze, in cui hanno perso la vita 5 operai. Questa mattina rappresenta il culmine degli scioperi chiamati in questi giorni fra cui ricordiamo quello di 8 ore di Usb del Lavoro Privato proprio per la giornata di oggi con il presidio al Ministero che è l’appuntamento di protesta centrale, insieme alle mobilitazioni chiamate localmente a Firenze nella mattina del 19 ed a Bologna per il pomeriggio del 20 dalle 17:00 di fronte alle prefetture.
Un’occasione per ribadire come, per fermare la strage, sia fondamentale l’introduzione del reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro nel codice penale: una campagna che l’Usb porta avanti da anni per stabilire una forma di deterrenza contro chi taglia sulle misure a tutela di salute e sicurezza sul lavoro. Una campagna che in questi mesi è diventata una proposta di Legge di Iniziativa Popolare sulla quale sono state raccolte decine di migliaia di firme e che il Parlamento adesso dovrà discutere.
Davanti ad una situazione di indifferenza e di assenza di ascolto istituzionale i manifestanti sono stati costretti ad occupare via Veneto, affinché una delegazione venisse ricevuta al Ministero del lavoro.
Il Capogabinetto del Ministero del Lavoro, Mauro Nori, ha ascoltato le istanze di chi da anni è in piazza per la sicurezza dei lavoratori, tra le quali la richiesta di passare dalle parole ai fatti in materia di omicidio sul lavoro. Nori ha annunciato che il Ministro, Marina Elvira Calderone, convocherà a breve un tavolo di confronto “di massimo livello” dove il Governo annuncerà una serie di interventi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Vedremo.
USB ha posto da tempo la necessità di un cambio di passo sul tema della sicurezza. Finora abbiamo assistito a dichiarazioni di cordoglio per le vittime, a prese di posizione generiche e a passi concreti che vanno nella direzione contraria: reintroduzione dei voucher, ulteriore liberalizzazione, mano libera alla precarizzazione del lavoro. E una riforma della giustizia che non tocca il tema del reato di omicidio sul lavoro.
Alla manifestazione sono intervenute diverse forze politiche e anche alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, che hanno annunciato la presentazione alla Camera e al Senato della proposta di legge per introdurre il reato di omicidio sul lavoro.
La battaglia sulla sicurezza sul lavoro arriva quindi in Parlamento e bussa alle porte del governo. Per sostenerla però ci sarà ancora bisogno dello sforzo collettivo di tanti e di tante. Lo scontro per chiamare i padroni a pagare per le loro responsabilità è solo all’inizio.
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Mirko
Per favore Compage e Compagni, Voi che avete una qualche voce in capitolo nel panorama devastato della sinistra di vera opposizione in Italia oggi: fate qualcosa per promuovere un’iniziativa nazionale CONTRO il governo della destra fascista che ormai prende sempre più il controllo di tutto; magari sarà lotta vana, ma proviamoci.
Fate appello a tutto il mondo, pur diviso, che ancora resta attivo, grazie.
Sono un impiegato 62’enne, tra l’altro di un certo livello, ma se non arrivo a fine mese io con figli a carico e mogli pure occupata figuriamoci cio’ che accade ad altri.
Vi prego. Grazie.
Redazione Roma
Se ne sta discutendo, in primavera potrebbe esserci un appuntamento nazionale in piazza contro il governo. Ne daremo sicuramente conto sul nostro giornale. Saluti