Menu

Oggi manifestazioni per la pace in sette città

Una settantina di associazioni, reti, sindacati ( dalla Rete pace e disarmo alla Cgil, Arci ed altre) sotto lo slogan “Il tempo della pace è ora” hanno convocato per oggi una giornata di manifestazioni per la pace che si svolgeranno in sette città: Roma, Milano, Torino, Firenze, Palermo, Bari, Cagliari.

Queste le parole d’ordine delle manifestazioni: Basta con l’impunità, la complicità, l’inazione; Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo; Per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia; Per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune; Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia; Insieme per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi; No al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari, no all’invio di armi ai paesi in guerra; Per il diritto a manifestare, contro il Ddl 1660

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa
Argomenti:

3 Commenti


  • antonio D.

    Mi chiedo: come mai non è menzionato il governo nazisionista e fondamentalista isterico israeliano? Come mai? Ogni manifestazione contro la guerra è in fatto e una iniziativa utile r buona anche. Indicarne le responsabilità e i genocidi credo sia altrettanto utile.


  • Marco

    NO AL TERRORISMO DI STATO
    NO ALLO STATO TERRORISTA SIONISTA DI ISRAELE
    SI ALLA LOTTE DI LIBERAZIONE ANTICOLONIALI
    SI ALLA RESISTENZA PALESTINESE IN TUTTE LE SUE COMPONENTI
    BASTA CON L’USO STRUMENTALE E IPOCRITA DEL TERMINE “TERRORISMO”


  • Di Meo Alessandro

    Ogni tanto pure i né né vogliono il loro spazio. Oggi canteranno Bella ciao e tutti a casa contenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *