Dopo la giornata di mobilitazione nazionale del 19 ottobre, contro il Ddl 1660 oggi si scende di nuovo in piazza a Roma con un presidio/conferenza stampa alle ore 11.00 in Piazza di Spagna, in concomitanza alla astensione dalle udienze e al convegno indetti dalla Unione delle Camere Penali Italiane in seguito alla audizione sul testo del DDL Sicurezza del governo Meloni.
La mobilitazione avviene alla vigilia della riunione congiunta delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato prevista per il 7 novembre, giorno in cui scadono i termini per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno per la discussione sul Ddl 1660 già approvato dalla Camera.
La manifestazione di oggi intende ribadire che questo provvedimento non deve passare e che va fermato con decisione e coraggio da un sempre più largo fronte di opposizione sociale, sindacale e possibilmente parlamentare. Muoversi sul DDL non è infatti doveroso solo sul piano etico, ma soprattutto vitale per la difesa di pratiche di lotta che hanno fatto avanzare diritti primari sul lavoro e nella società.
L’idea che l’arbitrarietà e la supposizione di essere minacciati portino funzionari ed esponenti governativi a chiedere la limitazione del dissenso, e gli agenti di pubblica (in)sicurezza a poter esercitare l’uso della forza in modo pressoché arbitrario, assume i contorni di un’intimidazione diffusa e permanente non solo verso le forme di resistenza (anche non violenta) ma verso la collettività intera.
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