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Pisa. Prima manganellati e adesso denunciati 13 studenti

La Procura della Repubblica di Pisa ha emesso 13 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti studenti duramente manganellati dalla polizia lo scorso 13 febbraio nella città toscana durante una manifestazione per la Palestina che cercava di raggiungere la piazza dove risiede la Normale.

Le indagini hanno portato a individuare 5 studenti ritenuti responsabili di aver promosso una pubblica manifestazione non preavvisata all’Autorità di Pubblica Sicurezza. I manifestanti non hanno fornito, secondo quanto riferito, alcun tipo di indicazione sulle modalità di svolgimento e avrebbero violato le disposizioni di Pubblica Sicurezza impartite dal responsabile del servizio di ordine pubblico.

I cinque, insieme con altri 8 studenti, sono stati indagati anche per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, per essersi opposti agli agenti della Polizia di Stato, spingendoli e colpendoli nel tentativo di forzare il dispositivo di sicurezza, nonché per aver offeso, in più momenti, “l’onore e il decoro” delle forze dell’ordine pronunciando nei loro confronti frasi offensive e sputando addosso agli agenti.

Per avere un’idea, con l’articolo 20 della nuova Legge 1660 (ancora non in vigore, ndr), per il reato di lesioni personali a Pubblico Ufficiale nell’esercizio delle funzioni, viene disposta una modifica all’articolo 583-quater del CP, aggiungendo l’ipotesi di reclusione da due a cinque anni, anche per le lesioni lievi.

Durante la durissima carica della polizia, 18 studenti, tra cui dieci minorenni, erano rimasti feriti dalle manganellate. Dieci agenti di polizia risultano indagati per cooperazione colposa, eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi e lesioni personali

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