Ieri nel tardo pomeriggio i neofascisti di Azione Universitaria si sono presentati all’università La Sapienza cominciando a imbrattare i muri con le scritte DUX, strappando i manifesti per le elezioni universitarie delle liste di sinistra e molestando gli studenti per carpirgli il voto per la loro lista. Un tam tam nell’ateneo ha visto gli studenti organizzarsi rapidamente e cacciarli dalla Sapienza. Oggi alle 11 è stata convocata una assemblea all’Università (davanti a Giurisprudenza) per denunciare quanto accaduto.
Qui di seguito un comunicato di Cambiare Rotta su quanto avvenuto ieri:
Squadristi in Sapienza: la Rettrice è complice, fuori i fascisti dall’ateneo
Da giorni si respira un clima inaccettabile in Sapienza: scritte “DUX”, svastiche sui manifesti elettorali, telefoni strappati dalle mani degli studenti da squadristi che li costringono a votare per loro alle elezioni dei rappresentanti Sapienza. Sono i fascisti di Azione universitaria, giovanile meloniana, accompagnata da numerosi fascisti esterni alla Sapienza.
Oggi il picco è stato il tentativo di aggressione a stampo fascista e squadrista a danni di studenti che hanno respinto la provocazione. “Brutta pu**ana” è quello che gridavano alle nostre compagne antifasciste, ma di fronte a calci, insulti sessisti, cinghiate e canti fascisti gli studenti non si sono fatti intimidire e hanno risposto uniti, cacciandoli dall’università. (nella foto uno degli squadristi ha una cinghia nella mano destra)
È inaccettabile che la Sapienza sia invasa da giorni da squadristi, ma cosa dice la rettrice? Continua a tacere. La complicità delle istituzioni universitarie e delle liste studentesche che accettano la presenza dei fascisti è inaccettabile, e ne è la prova il fatto che le elezioni siano invalidate da questa raccolta voti a suon di intimidazioni e squadrismo. Lasciare lo spazio ai fascisti in nome della “democrazia” non fa che legittimarli.
Per questo oggi abbiamo respinto questa provocazione e non ci fermeremo. Nelle elezioni, nelle università e nelle piazze non accetteremo questo schifo e il silenzio complice che lo circonda. La Sapienza non vuole i fascisti e continuerà a dimostrarlo.
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