Una affollata assemblea cittadina a Roma ha ribadito l’importanza della manifestazione nazionale del 30 novembre per la Palestina e contro il pericolo per tutti rappresentato dalla “guerra senza limiti” di Israele. (Clicca QUI per vedere il video con tutti gli interventi).
Ma l’assemblea è servita soprattutto a creare le condizioni affinché a Roma il 30 novembre ci sia un solo corteo unitario che superi i problemi manifestatesi in queste settimane sia tra le organizzazioni palestinesi che in quelle della solidarietà italiana. Rilevando che non si registrano grandi divergenze politiche sui contenuti, è stata avanzata la proposta di unificare il percorso dei due cortei annunciati finora per la piazza di Roma.
Diverso è il caso della manifestazione “gemella” che nello stesso giorno si terrà a Milano per facilitare la partecipazione ad un momento unico e coordinato di mobilitazione nazionale articolato su due città.
Tra l’altro il giorno successivo alla manifestazione – domenica 1 dicembre – è previsto un momento di confronto collettivo in una riunione/assemblea nazionale e pubblica per discutere e decidere come coordinarsi per il futuro sul piano delle iniziative. Una occasione ulteriore per discutere ampiamente e apertamente.
In conclusione l’assemblea ha prodotto una lettera aperta sulla manifestazione del 30 novembre – che riproduciamo qui di seguito – e un comunicato di solidarietà per Tiziano Lovisolo, arrestato nella manifestazione del 5 ottobre scorso e in attesa di processo con pesanti accuse.
LETTERA APERTA DELL’ASSEMBLEA DEL 21 NOVEMBRE A ROMA
L’assemblea del 21 novembre convocata dai promotori dell’assemblea nazionale del 9 novembre, proclamata da 3 realtà palestinesi e da 240 realtà italiane, é terminata con una richiesta unanime chiara: unifichiamo le manifestazioni del 30 Novembre.
Di fronte al genocidio in Palestina, al massacro in Libano e al pericolo di un’escalation globale, è dovere di tutte e tutti convergere in un’unica grande manifestazione nazionale.
La proposta avanzata dall’assemblea è quella di un corteo che, unendo le diversità, sfili da Piazza Vittorio e in modo unitario si riprenda la piazza vietata il 5 Ottobre, piazza di Porta San Paolo.
Costruiamo un fronte unito, sotto le bandiere palestinesi, contro lo Stato di Israele, a fianco delle resistenze, lavorando tra i movimenti e le realtà sociali per far emergere come oggi Israele non rappresenti un pericolo solo per il Medio Oriente, ma per tutto il mondo.
Imparando dalla resistenza palestinese unificata, convergiamo nella diversità, ce lo chiedono la Palestina, il Libano e tutta l’umanità.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
maria/etta
BENE 🇵🇸✊🏼👍🏽🇵🇸