Oggi pomeriggio a Montecitorio il Comitato Popolare per i cinque Si ha indetto un presidio in piazza per riaffermare l’importanza del SI ai referendum dell’8 e 9 giugno.

Una vittoria nel referendum servirebbe a cancellare la legge di Renzi che ha smantellato l’art. 18 e aumentato la ricattabilità sui luoghi di lavoro. Il passo successivo? L’abrogazione della legge Fornero che già minava l’art. 18!
Oggi nelle piccole aziende chi viene licenziato ingiustamente può ricevere solo 6 mensilità. Votiamo SÌ per dire che la dignità della persona non ha tetti.
Da Renzi a Meloni, la precarietà è diventata la regola. Votiamo SÌ per per dare più stabilità a lavoratori e lavoratrici.
Si continua a morire sul lavoro mentre i profitti delle imprese salgono. Responsabile della sicurezza dei lavoratori dev’essere anche l’impresa committente! Votiamo SÌ per colpire il sistema di appalti e subappalti, che va solo a ridurre i nostri diritti.
Più di 2,5 milioni di persone vivono e lavorano in Italia senza cittadinanza e quindi senza diritti. Votiamo SÌ perché sarebbe un primo tassello per dare dignità ai più di 5 milioni di stranieri residenti in Italia.
Meloni censura, il M5S dà “libertà di coscienza” sul quinto quesito, il PD litiga al suo interno e boicotta il referendum.
La nostra risposta è lottare perché sì! Per non abbassare la testa e schierarci davvero contro lo sfruttamento. Per questo ci vediamo:
Mercoledi 28 maggio, ore 17:00 appuntamento a Piazza Capranica (Roma) per portare le ragioni degli sfruttati sotto i palazzi del potere
Sabato 8 e domenica 9 giugno alle urne per votare 5 SÌ ai referendum!
Venerdì 21 giugno a Roma alla Manifestazione nazionale contro riarmo, NATO e difesa comune europea
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