In largo Argentina durante la parata delle Forze Armate, il presidio del Coordinamento Disarmiamoli, verso la manifestazione nazionale del 21 giugno da Piazza Vittorio ore 14 contro riarmo, NATO, difesa comune e contro lo stato terrorista di Israele, per il salario e i diritti sociali. Questo il testo con cui era stato chiamato il presidio:
2 GIUGNO: NO ALLA REPUBBLICA FONDATA SULLA GUERRA
Ore 10 Largo Argentina rispondiamo alla parata delle Forze Armate
Verso la manifestazione nazionale del 21 giugno per il disarmo, contro la NATO e la difesa europea, a fianco della resistenza palestinese contro lo stato terrorista di Israele, per i diritti del lavoro e lo stato sociale.
Questo 2 giugno saremo in piazza durante la parata delle Forze Armate alle ore 10 a Largo Argentina per affermare un nostro no alla guerra, al riarmo europeo e alle politiche belliciste che il nostro governo porta avanti ogni giorno di più. Vediamo infatti che il ministro Crosetto si allinea alle prerogative della NATO del 2% del PIL nazionale investito in difesa e strizza l’occhio all’ulteriore aumento al 5% sul tavolo di trattativa del vertice NATO di giugno all’Aia. Vediamo inoltre il nostro Paese fermamente interno al piano di riarmo europeo Rearm EU che sta ponendo sul piatto 800 miliardi per foraggiare l’industria militare come unico rilancio di un’economia europea oramai in crisi. Su questo centrodestra e centrosinistra si trovano totalmente d’accordo.
Assistiamo ad un Paese che festeggia le forze armate mentre continua il sostegno politico e militare a Israele mentre avviene il genocidio del popolo palestinese.
Mentre si accresce il clima belligerante sul piano nazionale, aumenta la compressione dei salari a fronte dell’inflazione e della crescita dei prezzi dei beni di prima necessità. Diminuiscono le tutele sul lavoro, il diritto alla casa è diventato un lusso per pochi, i servizi pubblici dalla sanità ai trasporti alla scuola sono sempre più aziendalizzati e privatizzati. E di fronte all’incapacità di gestire queste contraddizioni, l’unica risposta di questa classe imprenditoriale e politica stracciona è quella di incrementare il piano repressivo, come con il DL Sicurezza, e di limitare gli spazi democratici su tutti i livelli.
Fermiamo chi sta al governo e le finte opposizioni, che hanno amministrato con Draghi negli anni passati, che sono responsabili di politiche antipopolari e antisociali. Vogliamo il disarmo, la pace, contro la NATO e la difesa europea, a fianco della resistenza palestinese contro lo stato terrorista di Israele, per i diritti del lavoro e lo stato sociale. Costruiamo un’alternativa politica e sociale autonoma e indipendente.
Verso la manifestazione nazionale contro il riarmo del 21 giugno e lo sciopero generale del 20 giugno. Il 2 giugno ribadiremo che non accettiamo una repubblica fondata sulla guerra!
Coordinamento Disarmiamoli
foto di Patrizia Cortellessa

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