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Bologna 2 agosto ’80. Stragisti, fascisti e dediti ai depistaggi

Un certo Maurizio Gasparri assicura di aver letto i documenti dei servizi segreti italiani che “dimostrano la matrice mediorientale” della strage alla stazione di Bologna. E attacca lo storico Paolo Morando che su Il Domani aveva smontato questa tesi messa in giro dal Mossad israeliano già oltre venti anni fa e poi – ovviamente – fatta propria da fascisti e sedicenti postfascisti che non vedevano l’ora di ribaltare (seppure con un falso clamoroso) lo stigma che li contraddistingue da sempre. La strategia della tensioni, le stragi sui treni e nelle banche, hanno sempre avito progettazione Nato-Cia-servizi italiani e manovalanza fascista per l’esecuzione.

Ricordiamo il caso di Nico Azzi, iscritto al Movimento Sociale Italiano (quella “fiamma” che ancora figura nel logo dei Fratelli d’Italia meloniani), appartenente al gruppo La Felice, costola milanese di ON, che sul treno Torino-Genova-Roma del 7 aprile 1973, nascosto nel cesso (ma non c’è nulla da ridere…), rimane ferito dall’esplosione del detonatore che stava inserendo in una potente bomba destinata a fare un’altra strage.

Oppure anche il caso del reo confesso di Vincenzo Vinciguerra, che insieme a Carlo Cicuttini e Ivano Boccaccio – tutti membri Ordine Nuovo – aveva compiuto la strage di Peteano.

Insomma, di prove sul fatto che i fascisti allora servivano anche per realizzare stragi che avrebbero dovuto innescare una reazione tale da portare ad un colpo di stato militare in stile greco (allora la Grecia era in mano ai militari), ce ne sono a sufficienza.

Bologna è l’ultima e la più devastante di quelle stragi, chiude il cerchio della “restaurazione” alla fine degli anni ‘70, anticipando la sconfitta operaia dei 35 giorni alla Fiat, che aprì la stagione della perdita di diritti e salario che ancora dura. I tempi erano cambiati, le dittature militari meno “presentabili”, il movimento operaio e variamente comunista in crisi…

Che siano stati materialmente i fascisti a farla, nessun dubbio. Che siano stati quelli individuati dalla magistratura bolognese è un po’ più incerto, ma la “matrice politica” resta in ogni caso la stessa: Nato-Cia-servizi segreti italiani con “manodopera” di estrema destra.

Sulla cosiddetta “pista palestinese” la magistratura inquirente ha chiuso il discorso quasi subito, anche grazie a quei documenti che Gasparri giura di aver letto. Il che apre ipotesi inquietanti sulla sua capacità o volontà di comprendere un testo (propendiamo per la seconda ipotesi, a scanso di equivoci).

Resta la domanda, semmai, su quanto sia contorta la gestione dei servizi segreti in questo paese. La branca “interna” (il Sisde, erede Sid) organizza attentati, quella “esterna” (il Sismi) anni dopo – incaricata di verificare se ci fosse o no qualche connessione tra stragi e “mondo mediorientale” scopre che proprio non esiste.

Per chi vuole approfondire ecco qui una serie di link con il resoconto di chi quei documenti non solo se li è letti davvero, ma li ha anche pubblicati, senza che Gasparri se ne accorgesse (non c’è più alcun vincolo al “segreto di Stato”).

https://insorgenze.net/2023/03/13/nelle-informative-di-giovannone-la-soluzione-negoziata-sulla-crisi-dei-lanciamissili-e-il-funzionamento-del-lodo-moro-seconda-puntata/

https://insorgenze.net/2023/03/11/i-documenti-desecretati-smetiscono-la-destra-sulla-strage-di-bologna/

https://insorgenze.net/2023/03/11/strage-di-bologna-ecco-i-cablo-di-giovannone-che-smentiscono-la-pista-palestinese-prima-puntata/

https://insorgenze.net/2023/03/23/strage-di-bologna-ennesima-bufala-sulla-pista-palestinese-gli-allarmi-dellucigos-e-del-capo-della-polizia-dell11-luglio-1980-non-erano-attuali-risalivano-a-una-nota-della-questura/

https://insorgenze.net/2023/08/01/strage-di-bologna-una-commissione-dinchiesta-per-cancellare-lo-stragismo-fascista/

https://insorgenze.net/2024/11/09/vecchie-documenti-desecretati-presentati-come-nuovi-i-trucchi-disperati-della-destra-per-tenere-aperta-la-pista-palestinese-sulla-strage-di-bologna/

https://insorgenze.net/2016/08/03/strage-di-bologna-come-e-stata-fabbricata-la-pista-palestinese/

Ma tornano utili anche alcuni articoli che resocontano i tentativi dei fascisti, e in particolare di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, di attribuire responsabilità nella strage addirittura… a una delle vittime, solo perché compagno della sinistra extraparlamentare.

https://insorgenze.net/2012/04/18/strage-di-bologna-in-arrivo-un-nuovo-depistaggio-enzo-raisi-fli-tira-in-ballo-una-delle-vittime-nel-disperato-tentativo-di-puntellare-la-sgangherata-pista-palestinese/

https://insorgenze.net/2012/08/02/strage-di-bologna-la-storia-di-mauro-di-vittorio-vittima-tra-le-altre-vittime-che-enzo-raisi-e-giusva-fioravanti-vorrebbero-trasformare-in-carnefice/

https://insorgenze.net/2012/10/18/strage-di-bologna-il-diario-di-viaggio-di-mauro-di-vittorio/

https://insorgenze.net/2012/10/18/strage-di-bologna-la-vera-storia-di-mauro-di-vittorio-crolla-il-castello-di-menzogne-messo-in-piedi-da-enzo-raisi/

https://insorgenze.net/2014/08/03/strage-di-bologna-ecco-i-documenti-di-mauro-di-vittorio-di-cui-raisi-negava-lesistenza/

https://insorgenze.net/2020/05/03/strage-di-bologna-fu-delle-chiaie-a-lanciare-per-primo-la-pista-di-sinistra-accusando-mauro-di-vittorio/

https://insorgenze.net/2020/08/03/enzo-raisi-lo-sciacallo-che-si-nutre-della-memoria-di-mauro-di-vittorio-vittima-della-strage-di-bologna/

https://insorgenze.net/2020/09/10/paolo-bolognesi-imprenditore-della-memoria-della-strage-di-bologna-fa-marcia-indietro-torna-la-foto-di-maria-fresu/

https://insorgenze.net/strage-di-bologna-il-depistaggio-di-raisi-fioravanti-pelizzaro-company-contro-mauro-di-vittorio/

https://insorgenze.net/2023/01/28/ecco-come-valerio-fioravanti-e-francesca-mambro-hanno-giocato-con-la-vita-dei-familiari-di-una-delle-vittime-della-strage-fine/

https://insorgenze.net/2023/01/25/sciacalli-e-agnelli-le-mail-di-fioravanti-mambro-a-anna-di-vittorio-e-giancarlo-calidori-1/

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8 Commenti


  • Mauro

    L’importante x loro è seminare il dubbio… è un hasbara all’italiana…


  • Giovanni Scavazza

    …i conti con i fascisti andavano fatti subito, subito significa immediatamente alla fine della Seconda guerra mondiale, con la fucilazione alla schiena o buttandoli giu’ nelle foibe, anziche’ tenerseli in grembo nella Pubblica amministrazione e nelle Forze armate…


  • Oigroig

    «Che siano stati quelli individuati dalla magistratura bolognese è un po’ più incerto»… Queste sono opinioni infondate diffuse quando fu fondato il comitato «E se fossero innocenti?» negli anni Novanta per barattare la liberazione di combattenti comunisti e stragisti neofascisti e alla fine uscirono Mambro e Fioravanti… Ripetere cose infondate non fa bene a nessuno. E bisognerebbe dire che il processo ha messo tra i mandanti un senatore del MSI…


  • Oigroig

    Tal Mario Tedeschi…. Non è difficile mostrare gli elementi di continuità, basta Wikipedia:

    «Morì improvvisamente nel 1993, poco prima delle elezioni amministrative romane, in cui era stato chiamato a collaborare da Gianfranco Fini.

    Secondo le sentenze di primo grado e d’appello della Corte d’Assise di Bologna, Tedeschi è uno dei mandanti, organizzatori e finanziatori della strage di Bologna».


    • Redazione Contropiano

      L’incertezza sul punto specifico non cambia molto, e neanche il giudizio su Mambro e Fioravanti. Ogni processo giudiziario è un percorso contorto, specie quando – come in questo caso – non ci sono “pentiti” alla Vinciguerra (Peteano) o feriti presi con le mani sulla bomba (Azzi). In fondo ci sono stati magistrati e Tribunali che hanno assolto Freda, Giannettini, Vemtura e Delfo Zorzi per Piazza Fontana, no?


  • marco

    Pur di ignorare la cosa, nello stesso giorno della ricorrenza, il ministro Giuli ora festeggia le guerre puniche a Canne


  • Oigroig

    Su Piazza Fontana non vi sono dubbi processuali, proprio come su Bologna. Lo ha scritto anche il “Corriere della Sera”:

    «Non è vero che non siano stati identificati responsabili della strage. Carlo Digilio, neofascista di Ordine Nuovo, ha confessato il proprio ruolo nella preparazione dell’attentato e ottenuto nel 2000 la prescrizione per il prevalere delle attenuanti riconosciutegli appunto per il suo contributo. E la Cassazione del 2005, nel confermare l’assoluzione in appello del trio Zorzi-Maggi-Rognoni condannato in primo grado nel 2000 all’ergastolo, ha chiaramente scritto che con le nuove prove, emerse nelle inchieste successive allo «scippo» del processo milanese nel 1972 e alla definitiva assoluzione nel 1987 degli ordinovisti veneti Franco Freda e Giovanni Ventura, entrambi sarebbero stati condannati».

    https://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_12/l-ultimo-falso-su-piazza-fontana-luigi-ferrarella_f9da5d04-e6e9-11de-bab0-00144f02aabc.shtml


  • Oigroig

    Per la coscienza dissociata dei neofascisti è stato un duro colpo il fatto che si sia riuscita a dimostrare la colpevolezza di Mambro e Fioravanti, i primi condannati per una delle 14 grandi stragi italiane. Ai neofascisti lo ha stragismo va bene purché avvenga nell’ombra e non si sappia mai chi è stato. Non fanno “rivendicazioni”, ma ”depistaggi”. Per questo l’estrema destra continua a proclamare a gran voce l’innocenza degli stragisti. Che poi qualche militante di sinistra, ad esempio Sergio D’Elia, si sia prestato al gioco o ci abbia creduto non cambia le cose, ma ha prodotto le chiacchiere del sentito dire…

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