Menu

Gli studenti suonano la carica. Sciopero il 14, assemblea nazionale il 15/16 novembre

Venerdi 14 novembre le organizzazioni studentesche hanno convocato uno sciopero delle scuole delle università in occasione di quello che hanno definito come il No Meloni Day. Il 17 novembre è la Giornata Internazionale degli studenti.

In mezzo – sabato 15 e domenica 16 – è stata convocata una assemblea nazionale studentesca da Cambiare Rotta (universitari) e OSA (studenti medi) che a causa dell’alta richiesta di partecipazione si svolgerà in simultanea in tre città: Bologna, Roma, Bari per facilitare la presenza degli studenti dal Nord, dal Centro e dal Sud del paese.

In Italia si sono rotti gli argini, siamo scesi in piazza a milioni per la Palestina e contro le politiche di Meloni ma la risposta è stata la repressione. È in arrivo il Ddl1627 che punisce l’antisionismo equiparandolo all’antisemitismo, a cui vanno aggiunte le circolari degli Usr e le dichiarazioni del Ministro dell’Università Bernini che vuole “liberare le università” contro chi sta con la Palestina” – scrivono le organizzazioni studentesche nella convocazione dello sciopero del 14 novembre – “che dedicheremo agli studenti palestinesi e alla loro resistenza, esempio per tutto il mondo”.

Il giudizio sulle misure e i progetti del governo su scuola e università è perentorio: “Bernini e Valditara vogliono rendere scuole e atenei ancora più aziendalizzati e repressivi di quanto già lo siano, ricoprendoli della schifosa ideologia reazionaria da “fascisti dentro”.

La nuova bozza di riforma dell’Università e le modifiche alla scuola di Valditara (programmi scolastici, educazione civica, riforma del voto in condotta) confermano questa svolta reazionaria, peraltro teorizzata dallo stesso ideologo, Galli della Loggia.

L’assemblea nazionale studentesca del 15/16 novembre parte invece dalle mobilitazioni degli ultimi sulla Palestina e contro il governo.

Il grido partito dai lavoratori portuali di Genova, decisi a bloccare tutto per difendere la missione della Global Sumud Flotilla partita per rompere l’assedio criminale imposto da Israele in Palestina, è stato accolto da milioni di lavoratori, studenti e cittadini da Nord a Sud. 

Le giornate di sciopero indette dall’USB hanno travolto tutti i posti di lavoro, di studio, le strade e le piazze delle città e bloccato per intere giornate i ritmi e la passività della vita quotidiana. Gli enormi cortei e mobilitazioni che hanno attraversato le nostre città sono stati la risposta alla necessità, individuale e collettiva, di fare qualcosa di fronte ai crimini di questo sistema, che a Gaza sono diventati evidenti al mondo intero. 

Gli studenti e le studentesse hanno fatto la loro parte, dall’altissima partecipazione nelle piazze fianco a fianco con i lavoratori, alle numerose mobilitazioni nelle scuole e nelle università, con occupazioni, picchetti, blocchi e iniziative di boicottaggio” scrivono gli studenti nel documento di convocazione dell’assemblea nazionale.

Non tutto infatti si è concluso nelle grandi piazze, anzi, è proprio nei giorni successivi che si sta vedendo il senso di questo processo: le assemblee studentesche e i momenti di mobilitazione continuano, si allargano e provano ad immaginare nuovi strumenti e mezzi di organizzazione per rispondere alle variegate esigenze di attivazione che si sono espresse con il sostegno alla Palestina.

L’obiettivo? Sostenere la Palestina fino alla liberazione, combattere il sionismo, organizzare la sfiducia e il rifiuto nei confronti delle politiche del governo complice di genocidio, ma anche continuare la battaglia contro la guerra e il riarmo, per il diritto allo studio, alla casa, a un futuro dignitoso. 

È questa la nuova sfida che le organizzazioni studentesche e universitarie devono affrontare, per questo vogliamo costruire una grande assemblea nazionale studentesca e universitaria, il 15 e 16 novembre, dislocata su tre città, Bologna per il nord, Roma per il centro e Bari per il sud, per dare la possibilità a tutti gli studenti e le studentesse, delle scuole e delle università, di avere a disposizione una struttura organizzata e strumenti di lotta per non essere obbligati a rinunciare al futuro, per non dover accettare guerra, genocidio e sfruttamento, per essere pronti a bloccare tutto per un mondo nuovo”.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

4 Commenti


  • Kolektanto

    Saldare la mobilitazione studentesca alle lotte dei lavoratori.


    • Redazione Contropiano

      già fatto… e insistiamo…


  • Valentina Sabatasso

    AVANTI TUTTA RAGAZZI


  • Amelia Vignati

    Ragazzi di tutte le città, forza non mollate,mandiamo a casa questo governo di incapaci….ignoranti….ecc …ecc

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *