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Quando i borghesi devono ammettere le potenzialità del vaccino cubano

Prima Il Sole 24 Ore, poi addirittura il Corriere della Sera, negli ultimi giorni hanno scoperto che il vaccino – o meglio: i vaccini – prodotti da Cuba sono efficaci e potrebbero contribuire alla copertura vaccinale dei paesi in via di sviluppo che il monopolio privato dei brevetti da parte di Big Pharma sta impedendo ormai da un anno.

Tanto più ora, quando il contagio si sviluppa anche tra i bambini sotto i 10 anni (fin qui a lungo esclusi dal ciclo vaccinale), ci si accorge che i prodotti cubano sono stati invece progettati per poter essere usati anche dai due anni in su.

Tutti e cinque i prodotti sviluppati da Cuba (Abdala, Soberana 02 e Soberana Plus, i più noti) sono vaccini a subunità proteica, cioè usano “composti proteici” del coronavirus.

Un altro vaccino di questo tipo è lo statunitense Novavax già approvato dall’Agenzia Europea del Farmaco (EFA), mentre sui vaccini cubani sia l’Efa che l’Oms continuano a mettere barriere e ad impedirne l’utilizzo a livello internazionale. Inutile sottolineare come dietro questo ostracismo ci siano molti fattori più geopolitici che scientifici.

Secondo il network televisivo statunitense Cnbc, “i vaccini cubani sono economici da produrre, possono essere fabbricati su vasta scala e non richiedono il congelamento profondo. Ciò ha spinto i funzionari della sanità internazionale a parlare di questi vaccini come di una potenziale fonte di speranza per il Sud globale, dove persistono bassi tassi di vaccinazione; mentre circa il 70% delle persone nell’Unione Europea sono state completamente vaccinate, meno del 10% della popolazione africana è stata completamente vaccinata”.

Il Corriere della Sera scrive che i vaccini a subunità proteica richiedono più tempo per essere fabbricati rispetto a quelli a Rna messaggero. Inoltre sono stati testati in meno Paesi, visto l’isolamento politico (e l’embargo americano) di cui soffre Cuba.

Anche per questo la sperimentazione medica ha richiesto più tempo. Sullo stesso Corriere della Sera, qualche giorno prima, era stato lo stesso ricercatore italiano a Cuba, Fabrizio Chiodo, a spiegarlo in modo chiarissimo.

Intanto però l’Istituto cubano Finlay ha dichiarato che entro aprile presenterà tutti i dati e i documenti necessari all’approvazione da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Gli epidemiologi cubani, riporta Reuters, hanno accusato l’Oms, che a dicembre stava valutando gli impianti farmaceutici cubani, di ritardare il processo di approvazione richiedendo standard industriali “da primo mondo”, inarrivabili per un Paese a basso reddito

Cuba ha già iniziato a esportare il vaccino Abdala in Vietnam; lo stesso che è stato per ora autorizzato dal Messico, dove dovrebbe essere esportato già quest’anno.

E’ il quotidiano economico della Confindustria a scrivere qualche giorno fa che “quella di Cuba è una storia fatta di paradossi. Di vittorie incredibili e mancanze clamorose. E le cose non sono mai cambiate. Neanche oggi, che l’isola fa fatica a mantenere le luci accese, ma ha vaccinato più cittadini contro il Covid19 di qualsiasi altra grande nazione al mondo” – sottolinea Il Sole 24 Ore – “Più del 90% della popolazione cubana è stata vaccinata con almeno una dose di vaccini prodotti a L’Avana, mentre l’83% ha completato il ciclo con due dosi”.

Nella primavera del 2021 Cuba è diventato il Paese più piccolo al mondo a sviluppare e produrre con successo i propri vaccini anti-Covid, producendone addirittura due. Entrambi i vaccini hanno un’efficacia superiore al 90%, secondo gli studi clinici condotti dagli scienziati cubani.

E grazie a questi vaccini i tassi di infezione sull’isola sono passati da quelli più alti dell’emisfero occidentale ai livelli bassissimi odierni. Lo scorso agosto, Cuba faceva registrare centinaia di decessi Covid a settimana; la settimana scorsa erano tre.

Il quotidiano economico lascia poi parlare alcuni esperti in materia. “Come nazione c’è la tendenza a diventare davvero bravi con le cose grandi e terribili nelle cose di tutti i giorni”, ha detto Hal Klepak, un docente di storia e strategia presso il Royal Military College of Canada. E coi vaccini sembra essere andata proprio così.

Adesso, con l’incognita Omicron (non ci sono veri studi sull’efficacia dei vaccini cubani contro questa variante), gli scienziati hanno iniziato a lavorare per aggiornare i loro vaccini, al pari dei colleghi americani ed europei.

Nel frattempo, il ministero della Salute Pubblica (a Cuba, opportunamente, si chiama proprio così, ndr) sta accelerando con la campagna di richiamo, e punta a somministrare a quasi tutta la popolazione una dose extra di vaccino entro gennaio. “Sembra impossibile. Per questo Cuba può farcela”, scrive Il Sole 24 Ore con malcelata ammirazione.

A livello politico e ideologico non lo ammetteranno mai, ma anche nel mondo capitalista qualcuno è costretto ad ammettere che il socialismo può produrre livelli superiori di scienza e di civiltà da mettere in comune con il mondo, se non fosse costretto continuamente a guardarsi le spalle e fare i conti con il boicottaggio, le sanzioni e le poche risorse a disposizione.

Un altro mondo deve diventare decisamente possibile, perché è necessario.

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14 Commenti


  • Roberto

    Ora, se io ho piena fiducia nei vaccini prodotti da Cuba, dagli istituti di scientifici pubblici e non coperti da brevetti, distribuiti e amministrati da un Ministero della Salute Pubblica, ritenendo che siano finalizzati alla tutela della salute dei cittadini e non alla speculazione privata; se io valuto, inoltre, con altrettanta fiducia anche il fatto che sono basati su una piattaforma comune ad altri vaccini di successo collaudata da decenni; ebbene, se concludo, infine, affermando che mi fido e mi vaccinerei oggi stesso, non penso di trovare grosse critiche su queste pagine.
    Ma posso anche fare il ragionamento speculare, senza essere investito da insulti sprezzanti? Posso dichiarare che non mi fido di vaccini prodotti da case farmaceutiche private che, come tutte le aziende private, hanno como scopo unico il profitto? Che non mi fido di vaccini prodotti da squali senza scrupoli, che condizionano i governi per i loro scopi e per di più sono tutelati da contratti criptati ed esenzione da ogni responsabilità e quindi non rischiano nulla (e neppure perderebbero la faccia e non vi devo spiegare il perché)? Che diffido anche perché, in questo caso, l’unica esigenza di produrre un inedito siero mRna (e non un vaccino tradizionale come quello cubano) è stata quella di arrivare prima e arraffare tutto l’arraffabile a qualunque costo? Che non mi fido di un vaccino distribuito e promosso da un sistema che giunge a sabotare i vaccini cubani (e russi e cinesi), rendendosi responsabile di centinaia di migliaia di decessi per impinguare all’inverosimile le proprie tasche? Posso dire che non mi fido di un sistema che non ha alcun interesse, proprio nessuno, a verificare gli effetti dei sieri inoculati, che li insabbia sistematicamente imbavagliando chi ne parla o che al più li affida a società in affari con le produttrici? Posso dire che, per fare un esempio, il fatto che Repubblica scriva che, ciononostante, i vaccini sono sicuri, è per me una garanzia del contrario? O devo dubitare di Repubblica solo quando parla di Draghi e finanza?
    Concludendo, posso dire che questi vaccini (di cui peraltro vediamo il gran successone, a differenza di quelli cubani) non li voglio fare manco sparato, senza per ciò essere considerato fascista terrapiattista qualunquista o semplicemente scemo?


    • Redazione Contropiano

      Tutto il ragionamento starebbe in piedi se parlassimo di questioni ideologiche e/o politiche.
      Siccome parliamo di scienza applicata alla medicina, bisogna invece ricordare che anche i ricercatori cubani che hanno prodotto quei vaccini riconoscono la validità (relativa, certo, come tutti i prodotti contro il Covid) dei vacccini a mRna messaggero.
      A Cuba, come si spiega, quella tecnologia purtroppo non c’è, a causa del bloqueo, altrimenti anche a Cuba avrebbe potuto provare a farne anche di quel tipo.
      Cercare di giustificare la propria scelta sbagliata – cui riserviamo sempre giudizi davvero poco lusinghieri – con un salto mortale illogico, non è serio. Cioè, non è da comunisti.


  • Pasquale

    Potrebbe essere una grande prova di solidarietà verso Cuba comprare in Europa anche il loro vaccino quantomeno per essere loro grati per il sostegno volontario nei nostri confronti durante la prima fase della pandemia, quando hanno inviato un piccolo grande esercito denominato brigata ‘Hernry Reeve’, di 52 tra medici e infermieri per affiancare i colleghi professionisti italiani. Trasgredire, ogni tanto, gli ordini del padrone americano può giovare alla salute dell’ego.


  • ANNA

    Premetto: vaccinata con 3 dosi Pfizer. Aldila’ di questo condivido le critiche di Roberto sulle multinazionali del farmaco e sarei molto piu’ tranquilla se vivessi a Cuba, dove nessuno specula sulla mia salute. Pensiero condiviso da molti amici.


  • Mauro

    Hai capito Roberto? Siccome non ci vogliamo fare inoculare Pfizer o Moderna non siamo più comunisti…ma anche Contropiano attinge ai fondi governativi x l’editoria x parlare bene dei vaccini?


    • Redazione Roma

      La sua è una lettura decisamente sballata dell’intero articolo e del senso dell’articolo stesso. Se le sue conclusioni la soddisfano.. si soddisfi


  • Mario Galati

    Dalla risposta data da Contropiano a Roberto, si deduce che i vaccini ad Mrna sono considerati superiori a quelli cubani. Cuba, “purtroppo”, non possiede quella tecnologia, perciò si è trovata costretta a produrre vaccini migliori, più efficaci e più sicuri di quelli ad Mrna. Suo malgrado, com’è evidente.
    Come difesa pertinace d’ufficio dei vaccini imperialisti della NATO non si potrebbe fare meglio.


    • Redazione Roma

      la risposta a Roberto è questa: “anche i ricercatori cubani che hanno prodotto quei vaccini riconoscono la validità (relativa, certo, come tutti i prodotti contro il Covid) dei vacccini a mRna messaggero. A Cuba, come si spiega, quella tecnologia purtroppo non c’è, a causa del bloqueo, altrimenti anche a Cuba avrebbe potuto provare a farne anche di quel tipo”. Non ciurliamo nel manico


  • Mauro

    Moderatamente soddisfatto…ma i compagni e le compagne con tripla dose lo hanno fatto x il bene comune o per ottenere il greenpass da un governo infame social/fascista succube(?) Delle multinazionali del farmaco?In Danimarca i manifestanti contro le imposizioni governative anticovid cantano Bella Ciao,qui si fanno le corse a chi arriva prima all’hub Pfizer..ehm,volevo dire vaccinale…chi cede al ricatto del vaccino una volta lo farà x sempre… saluti comunisti dal container x non vaccinati ✊


  • Mauro

    Allegriaaaa…il supergreenpass sarà x sempre..contenti?


    • Redazione Roma

      Cosa c’entra questo commento con l’articolo? Commentare per commentare è un pò sgarellare


  • luigi b.

    Roberto ha perfettamente ragione. Chi da la patente di comunista a chi per un vaccino o per una gp carta verde inutile e fascista? Infatti lo si vede in questo periodo come sono efficaci i vaccini occidentali mrna somministrati. Anche le terze dosi.
    Non sono vaccinato, ma se potessi accedere ai vaccini cubani, SputnikV ecc. e non a quella porcheria sperimentale mrna occidentale, sarei già vaccinato. Ma ciò in questo paese di giraporte e voltagabbane non è possibile. E allora provate a spiegare voi che siete comunisti più degli altri perchè vaccinati e in possesso di valido gp, come mai in occidente non hanno sdoganato i vaccini cubani, SputnikV Sinovac ecc.


    • Redazione Roma

      Le patenti a punti non rientrano nelle nostre preogative, nè nel darle nè nel riceverle


  • Mauro

    Se avessi comprato azioni Pfizer due anni fa’ adesso sarei ricco….certo,non sarebbe stato un comportamento da comunista rivoluzionario, però… Però magari adesso mi ripagavo l’esclusione dal reddito e dalla vita sociale a partire dal 15 Febbraio come vuole il compagno Speranza ed il suo governo socialfascista..scusate li sfogo..

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