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Bologna. Trenkwalder in tilt, lascia i lavoratori senza stipendio

 
Mercoledì 19 le sedi dell’agenzia interinale Trenkwalder sono rimaste chiuse, giovedì 20 invece hanno aperto “a lutto” per calmare le acque tra i lavoratori che, preoccupati ed inferociti, si sono presentati in viale Masini davanti alla sede dell'agenzia che non paga lo stipendio ai suoi dipendenti dal 15 ottobre.
Si tratta di migliaia di lavoratori sia quelli diretti (impiegati nella selezione dei lavoratori) che quelli indiretti (coloro che si sono rivolti all’agenzia per trovare lavoro). Il fatto è nazionale, il sistema è entrato in tilt. Un nodo spinoso, quello che sta affrontando la Trenkwalder, visto che non è riuscita a pagare gli stipendi per il mese di settembre a causa "dell'oggettiva difficoltà per l’accesso al credito bancario" dichiara Peter Zehentleitner, capo della Trenkwalder Italia. Ed ecco che l'agenzia chiude i battenti e non risponde più ne ai lavoratori, ne alle aziende.
Gli interlocutori per ambo le parti sono ora la Confindustria e i sindacati, gli uni per la richiesta di manodopera che potrebbe venir meno tutt’un tratto e gli altri per la rivendicazione del proprio salario.
Qualche giorno fa sempre Zehentleitner ha cercato di giustificarsi dicendosi dispiaciuto e ha assicurato che: "nei prossimi giorni prenderà tutte le necessarie decisioni che possano garantire al meglio la continuità aziendale e il suo rilancio”.
nche Matteo Lepore, ancora assessore nella nuova giunta Merola, ne è preoccupato, e giura che con la nuova giunta metropolitana, verrà attivato subito un tavolo di salvaguardia. Scattano le telefonate per capire cosa stia succedendo, i lavoratori sono fortemente preoccupati e la rabbia sale.
Oltre alla precarietà, alla costrizione al lavoro a somministrazione a singhiozzo con retribuzioni decisamente insufficienti e con il ricatto della disoccupazione a fare da capolino ad ogni angolo, questi lavoratori devono ora affrontare anche il fatto di non vedersi retribuito lo stipendio.
In tutte le agenzie di Bologna, e lungo la via Emilia, fino a Modena la frase che riecheggia è solo una "Vorremmo avere anche noi maggiori informazioni – spiegano i dipendenti diretti dentro l'agenzia – ma purtroppo non abbiamo tutte le risposte". Si tratta infatti di un numero cospiquo di lavoratori: solo nel 2010, secondo l’Ires Cgil sono stati firmati in media 27.821 contratti al giorno per città, e questo dato l’anno scorso si è quasi duplicato!
Riportiamo questa notizia proprio oggi, in una grande giornata di lotta a cui hanno aderito migliaia di lavoratori e lavoratrici che sono scesi in piazza in tutta Italia per lo sciopero generale indetto dell'USB. Uno sciopero che abbraccia tutti i lavoratori la cui rabbia cresce ogni giorno di più a suon di smantellamento di diritti e tutele. La riportiamo oggi perché questa notizia è l’emblema della precarietà, in cui non solo si è tuttologhi e disposti a qualsiasi tipo di mansione mal pagata etc., ma addirittura si vive con la paura di non sapere quando e ne se lo stipendio arriverà. Una mancanza di tutele che oggi manifesta le sue più gravi conseguenze.

 

 

 

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2 Commenti


  • Carlo

    È altamente probabile che verremo girati ad altre agenzie interinale a un tanto al chilo,  i sindacati si dicono soddisfatti di questa soluzione…


  • Carlo

    Detto fatto, quelli di coop alleanza 3.0 verranno girati ad obbiettivo lavoro dal 1 novembre tramite dimissioni volontarie.

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