L'IPSSA "Karol Wojtyla" di Catania, uno dei più' grandi istituti alberghieri d'Italia, cade a pezzi, in tutti i suoi quattro plessi cittadini.
"Nessuno ci ascolta- dichiara Chiara Bruno, rappresentante d'istituto della sede centrale di via Lizio Bruno e del plesso di via Raccuglia – La prima è la dirigenza, che fa finta di aiutarci, ma in realtà non fa nulla. E noi tutti siamo stanchi di passare le nostre giornate in delle strutture che cadono a pezzi, senza termosifoni e con delle rotazione per classi, perché mancano le aule a causa delle troppe iscrizioni .Faccio un esempio: il plesso di Viale Tirreno è tra i più disagiati, i ragazzi camminano per la scuola con gli ombrelli, perché quando piove l'acqua filtra dai tetti, e diventa l'edificio è pericoloso anche perché i pavimenti diventano scivolosi. Inoltre, tempo fa ,è caduto un pezzo di tetto in testa ad un professore, fortunatamente non si è fatto niente.In una struttura alberghiera si devono fare "esercitazioni". Inoltre,nel plesso di Viale Tirreno, non si può, poiché l'impianto elettrico non è a norma, e appena si attaccano le cucine, composte da piastre elettriche, si prende la scossa e salta la corrente. Intanto, nessuno ci ascolta:lunedì ,abbiamo protestato assieme agli studenti di altre scuole di Catania :il "Fermi", il "Lazzaro", l'"Archimede" e il "Nautico". Dopo tante ore di presidio in Piazza Università, il sindaco Enzo Bianco, ha deciso di ascoltarci. Gli abbiamo spiegato i nostri problemi. Lui ha preso i nostri numeri telefonici ,dicendoci :"Vi contatterò tra qualche giorno". Ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Abbiamo deciso di avviare l'autogestione martedì, per evitare che il sindaco di Catania si dimentichi di noi. E se Bianco non ci chiamerà, abbiamo deciso un'altra forma di protesta. Il freddo passerà, ma le condizioni strutturali peggiorano, anno dopo anno. E a questo aggiungiamo la "Buona Scuola" di Renzi.Tutt'altro che buona scuola,una riforma che riguarda tutto, tranne il miglioramento della didattica, dell'economia scolastica , della stessa edilizia scolastica, e persino della qualità del personale. La "Buona Scuola", si allontana completamente da ciò che dovrebbe essere la scuola pubblica del futuro".
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa