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Siena. Un presidio rompe i piani di Forza Nuova

Il 22 Aprile, a Siena, militanti di Forza Nuova, forti della presenza del loro leader (noto ex latitante per condanne di eversione e terrorismo), accorso in città in occasione dell'apertura di una nuova sede, avrebbero voluto sfilare per le vie principali del centro cittadino e violare Piazza del Campo. Tali piani sono stati sconvolti dal presidio organizzato dalla Rete Antifascista Senese, soggetto composito a cui aderiscono diverse realtà, e ANPI, con più di 300 persone in Piazza del campo.

Il presidio ha unificato tanti soggetti in una grande giornata di antifascismo, nonostante la presenza di alcune forze politiche che si definiscono formalmente antifasciste e che sono invece semplice espressione di quelle istituzioni che hanno contribuito direttamente e indirettamente a dare agibilità politica a formazioni incostituzionali e che si fanno portatrici di pensieri aberranti che la storia aveva indiscutibilmente sconfitto. Forze politiche che, in maniera fin troppo palese, hanno provato a mettere il cappello su una piazza aperta, differente e conflittuale, provando a strumentalizzarla in quanto bacino di potenziali consensi.

Nonostante questo maldestro tentativo e la vergognosa posizione pilatesca del locale portavoce pentastellato, le persone di questa città hanno dimostrato di essere capaci di reagire con forza a qualsiasi tentativo di riaffermare quella che fu la barbarie del ventennio. Piazza del campo si è quindi unita sotto la bandiera dell'antifascismo rimediando al sostanziale silenzio delle istituzioni, che hanno colpevolmente lasciato marciare per le strade di Siena un manipolo di nostalgici violenti, che hanno potuto urlare i propri slogan carichi di odio fino nei pressi dell'ex ghetto ebraico di Siena.

E' spettato a noi ovviare alla strategia, francamente incomprensibile, dell'amministrazione comunale e, soprattutto, di prefettura e questura, che avrebbe potuto semplicemente emulare i provvedimenti di buon senso adottati, ad esempio, a Milano. Nonostante la volontà di alcuni giornali locali di creare, attraverso articoli vigliaccamente anonimi, un inesistente clima di tensione e paura finalizzato alla marginalizzazione della sinistra antagonista, i fatti parlano chiaro: le numerose persone presenti pacificamente in piazza hanno fermamente riaffermato il carattere maggioritariamente antifascista della città.

Pensiamo quindi che questa giornata sia stato un ottimo viatico in vista di un 25 Aprile che non sia solo giorno di commemorazione ma anche punto di partenza per il rilancio di alcuni valori quali libertà, uguaglianza e solidarietà da riaffermare tramite un'impegno quotidiano e capillare nel tessuto sociale cittadino. Se non fosse chiaro a Siena il vento fischia ancora e forse da ieri ancora più forte.

 

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