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Cosa avrebbe dovuto dire ai valdostani il presidente Lavevaz

 Cosa avrebbe dovuto dire:

“Chers valdôtains,

– In oltre due anni di pandemia non abbiamo potenziato la sanità pubblica.

In generale, non siamo riusciti a rendere il nostro ospedale attrattivo per convincere nuovi medici a trasferirsi qui da noi per lavoro, neppure ci siamo preoccupati di aumentare in modo significativo il personale sanitario tramite nuove assunzioni, né di rivedere le norme sull’esame di francese nei concorsi in Sanità, né di ampliare di fatto le strutture, di aumentare i posti letto (per evitare di chiudere interi reparti e trasformarli in reparti covid), di rafforzare la medicina territoriale e i presidi di prossimità.

– Non abbiamo assicurato a tutti la possibilità di proteggere se stessi e gli altri, altrimenti, da buoni autonomisti che tengono al “bien-être” del proprio popolo, ci saremmo fatti carico del costo di mascherine e di tamponi. Invece abbiamo fatto arricchire tantissimo le aziende del settore, le farmacie, i centri privati.

– Non abbiamo potenziato il trasporto pubblico locale, anzi, abbiamo soppresso alcune tratte e spinto le persone a muoversi con mezzi propri.

– Non ci siamo curati della scuola: non abbiamo attivato una campagna di tracciamento preventivo dei contagi, non abbiamo individuato soluzioni per i problemi endemici dell’edilizia scolastica.

– Non abbiamo implementato forme di sostegno al reddito e misure contro la povertà e il generale aumento dei prezzi e delle bollette di casa. Anzi, abbiamo ritardato notevolmente il pagamento dei contributi all’affitto e reso la vita praticamente impossibile alle fasce più deboli per accedere ad altre misure di sostegno contro il carovita.

– Insieme al governo nazionale, ci siamo gentilmente genuflessi ai voleri delle multinazionali, in primis di Big Pharma, il grande produttore dei vaccini. Abbiamo fatto finta di niente, mentre i tre quarti del mondo veniva privato del vaccino, perché le suddette multinazionali non hanno socializzato i brevetti, aumentando enormemente la circolazione virale e l’avvento di nuove varianti.

– Abbiamo dato vita a una comunicazione istituzionale alquanto confusa e ballerina, abbiamo smesso di rispondere al telefono del numero info-covid e info-tamponi, confondendo i cittadini e abbandonandoli a se stessi e alla propria responsabilità personale,

Bien à vous”.

 Cosa ha detto davvero:

“Chers valdôtains,

– È tutta colpa dei non vaccinati,

Adieu.”

 ORA:

Noi di Potere al Popolo non condividiamo la scelta di chi non si vaccina perché riteniamo i vaccini un’arma collettiva fondamentale contro la pandemia, oltre che un atto dovuto a se stessi e per il bene di tutta la comunità. Perciò lottiamo per l’eliminazione dei brevetti e per i vaccini come bene comune e universale.

Ma scaricare tutte le proprie mancanze e soprattutto la mancanza di volontà di un’intera dirigenza politica sui non vaccinati, ci sembra veramente un comportamento opportunista e irresponsabile, che alimenta soltanto la rabbia sociale e non risolve i problemi.

E di tutto abbiamo bisogno, meno che di questo.

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