Pochi giorni fa e in pompa magna, i “pennacchioni” di governo – Gentiloni e Delrio – hanno inaugurato, finalmente si dovrebbe dire, l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, delizia e dannazione di almeno tre generazioni. Hanno detto che era conclusa, hanno caricato i giornalisti amici su un pullman, hanno festeggiato in un resort esclusivo l'avvenimento.
Passata la festa però il Santo non si è lasciato gabbare. Si è scoperto infatti che le molte gallerie non sono illuminate e che l'autostrada è priva di corsia d'emergenza per ben 58 km. Non è un dettaglio. L'Unione Europea alcuni anni fa, ha intimato all'Italia di mettere in sicurezza l'intera arteria stradale, pena il declassamento dell'A3 a semplice superstrada e procedere ad una multa salata.
Viene certificata come autostrada un arteria strategica che manca di corsia d'emergenza (l'abc della sicurezza) per 58 km, tutti in Calabria. Un'autostrada che viene periodicamente attraversata (sia d'estate che d'inverno) da imponenti flussi di veicoli (se si pensa ai tanti che l'attraversano per giungere in Sicilia). Alcuni viadotti, ad esempio, tra Altilia e Cosenza Sud, presentano tuttora curve molto pericolose e, dovrete beccarvi, nel caso di automezzo in panne o incidenti, incolonnamenti come quelli che hanno reso famosa l'autostrada Salerno-Reggio Calabria. E' meglio di prima? Certo un Rosso di Montalcino è meglio del Tavernello, ma nessuno si può permettere di vendervelo come un Brunello. La differenza c'è, si vede, si sente.
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