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Napoli. La destra all’attacco dello spazio “Civico 7 liberato”

Apprendiamo che il consigliere comunale Marco Nonno – noto fascista dichiarato – ha predisposto una Interrogazione al Sindaco di Napoli circa le attività della nostra Associazione che, attualmente, anima gli spazi di Piazza Museo Nazionale 7.

Questa Interrogazione (analoga ad un’altra che interessa lo spazio di Villa Medusa e l’annessa casa del Popolo a Bagnoli) punta ad affermare l’idea che in questi spazi – che stiamo sottraendo ad una condizione decennale di vergognoso degrado ed in cui si producono attività culturali e sociali autogestite senza alcuna forma di finanziamento e senza nessun scopo di lucro – si fomenterebbero atti “eversivi” con il beneplacito dell’Amministrazione Comunale.

Nella fattispecie dello spazio che noi animiamo (Civico 7 Liberato) il fascista Nonno mette all’indice una serata benefit che abbiamo organizzato per raccogliere fondi necessari per garantire le elementari cure mediche ad un detenuto politico nei cui confronti – nonostante l’accertato e documentato stato di malattia avanzata – lo stato e l’amministrazione carceraria negano il sacrosanto diritto alla salute. Il tutto documentato da cartelle cliniche e documentazione legale che testimoniano tali carenze da parte delle istituzioni.

Una iniziativa che abbiamo tenuto e che rivendichiamo pubblicamente indipendentemente dalla tipologia del reato che viene contestato al detenuto in oggetto. Per quanto ci riguarda il diritto alla vita, alla salute e la lotta contro la tortura psico/fisica sono questioni culturali e politiche irrinunciabili da cui non intendiamo recedere.

Il fascista Marco Nonno – come al solito – ha perso una occasione per tacere.

Utilizzare le nostre attività per fare polemica con il Sindaco e con l’Amministrazione Comunale di Napoli è un esercizio di bassa speculazione politica da cui ci sottraiamo volentieri con buona pace delle fantasie di Nonno e dei suoi accoliti fuori e dentro il Consiglio Comunale.

 

Civico 7 Liberato – Comitato contro la repressione, Napoli

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