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Aversa. Un “imprenditore” spara a un migrante

Mentre a Roma la dignità dei migranti meridionali della Lucania, Puglia e Basilicata marciava nel lungo corteo romano della Piattaforma Sociale Eurostop di sabato 11 con le bandiere dell’USB, a Gricignano d’Aversa in provincia di Caserta, si perpetrava l’ennesima violenza ai danni di un profugo africano.

In un centro di accoglienza un italiano – Carmine Della Gatta, a detta del giornale Il Mattino “imprenditore figlio di imprenditori”, chiamati i Berlusconi del paese – ha esploso colpi di pistola nei confronti di un giovane diciannovenne gambiano Bobb Alagiee riducendolo in fin di vita.

Alla ricostruzione dei fatti stanno già operando il sindaco, le forze dell’ordine e un “principe del foro” già difensore di indagati di camorra.

Ma questo a noi non sembra solo un fatto di cronaca, che ha comunque scatenato la rabbia dei quasi 200 profughi allocati da tempo nel Centro di Accoglienza Temporaneo del comune casertano. Appare invece come un altro bubbone che scoppia nella gestione di questi lager di stato che vengono spesso affidati a cooperative in odore di illegalità, in un territorio dove imprenditoria, malavita, amministrazioni locali, rappresentanti dello Stato hanno spesso strane commistioni.

Per ricevere finanziamenti i sindaci si rendono disponibili all’accoglienza e poi delegano l’affare ai loro mazzieri e clienti come in periodo giolittiano.  Terra di Lavoro già devastata dalla deindustrializzazione (Indesit Texas, Siemens, Olivetti tutte fabbriche chiuse ) subisce un ulteriore affronto sociale.

Il tanto chiacchierato decreto Orlando-Minniti si sta rivelando sempre più repressivo e non comprensivo di un fenomeno gigantesco, quello dell’emigrazione da paesi in guerra che l’UE e gli USA hanno scatenato in Africa e Medio Oriente. Da qui la necessità di continua controinformazione e organizzazione dei nuovi subalterni, in questo paese in un fronte sociale e politico.

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