Raggiunte le firme necessarie per essere presenti alla competizione elettorale adesso comincia il bello. Anzi il difficile.
Presentazione delle liste con assemblea pubblica a Marano di Napoli. Presso l’auditorium comunale intitolato a Giancarlo Siani. Il fratello , per chi non lo sapesse, si presenta come candidato per il pd in un collegio napoletano. Miseria dei contesti elettorali. Infangare la memoria con il marchio di uno dei peggiori partiti della storia d’Italia. Ne vedremo delle belle in queste elezioni. Ovvero mostruosità incredibili, tipo Minniti candidato proprio qui a a Napoli.
Ma ritorniamo a noi. Ritorniamo alle cose buone. Potere al Popolo. Auditorium di Marano. Territorio alle porte di Napoli da sempre terreno di contraddizioni. Forte presenza delle sinistre ma anche infestato da famiglie di Sistema. Camorra insomma.
Qui va in scena invece una partecipata assemblea dove si presentano i candidati , tutti espressione del territorio, del collegio contenente i comuni dell’area Nord /Est della cintura napoletana. Il candidato extra ovvero che non è frutto del territorio, è anche l’elemento più in vista dell’intera coalizione elettorale di Potere al Popolo ovvero Giorgio Cremaschi, ex leader dei metalmeccanici ora tra i fondatori di Eurostop. Grande frequentatore però di queste zone quando erano ancora terre di lavoro, quando si produceva e la disoccupazione non era di massa.
Ora tutto è cambiato e insieme al lavoro sono scomparsi anche i soggetti che avrebbero dovuto rappresentare le ragioni dei settori sociali interessati a tali cataclismi sociali.
L’assemblea richiama diversi curiosi e gente del territorio arrivata ad annusare la cosa. Però è evidente che è sopratutto la “ chiamata alle armi” per gli attivisti che nel prossimo mese dovranno impegnarsi nell’impresa. La loro costanza e determinazione sarà fondamentale. Giusto chiamare la mischia per stringersi e poi attaccare. Le prossime settimane però saranno campagna elettorale e se campagna elettorale deve essere che allora sia con tutti i crismi di intelligenza necessari. Ovvero stare nei mercati piuttosto che negli spiazzi condominiali, alle fermate della metro come in piazzetta spritz. Dovunque ci siano i nostri. La nostra gente.
Gli interventi dei candidati hanno confermato che il progetto messo in piedi è quello giusto. Sono tutti molto preparati, non vi faremo elenco dei temi ma è ovvio che si è parlato di lavoro che è svanito, di territorio avvelenato dai rifiuti tossici, dei bassi livelli d’assistenza sociale. Sono per lo più giovani e hanno guadagnato il riconoscimento di una candidatura in virtù del riconoscimento ottenuto nelle lotte, nei processi reali. E si vede. Il professionismo della politica è lontano anni luce da loro.
Per sintesi vogliamo ricordare l’intervento della candidata più giovane, Angela Tufano,di Marano, faccia giovane e determinata, attivista ex opg che in 10 minuti riesce ad elencare i disagi di una generazione no future. L’inevitabilità dell’essere più poveri dei propri genitori.Di avere meno diritti e tutele. Perché la precarietà e lo sfruttamento selvaggio non potranno generare mai nulla di buono. Nessun avanzamento sociale.Giovane ed anche figlia di una terra gravemente violentata. Chiede giustizia anche per essa.
E poi l’intervento del candidato più anziano, Antonio Rega, 69 anni .Pensionato. Ex operaio.Ex attivista sindacale. E’ lui, di Giugliano, a ricordare che vi è una base Nato al Lago Patria , a pochi km da qui , dove si opera per guerre di aggressione imperialiste. Fa bene Antonio a parlare di guerra. Ci si scorda troppo facilmente di appartenere al circolo dei paesi aggressori. E poi ,alla faccia dell’età, sembra determinatissimo come un candidato deve essere. Un vero esempio di come stare sul pezzo. Chapeau.
Ripetiamo: raccolte le firme, presentati i candidati, espletate insomma le formalità adesso si tratta di stare sulla strada. Per adesso siamo rasserenati. Il materiale c’è. Sopratutto qua al sud dove le potenzialità sono enormi. Facciamole esplodere.
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