Domenica 16 settembre, in Piazza Gramsci a Giugliano si è tenuta l’assemblea indetta da Potere al Popolo Giugliano contro il nuovo impianto di trattamento rifiuti imposto dalla Regione Campania.
Per noi di Potere al Popolo, impegnati da anni nella difesa del territorio a Giugliano, contro l’Inceneritore e contro la Tares iniqua del 2014, questa è un’ennesima occasione per dire NO alla Regione Campania ed ai vari Governi, indifferentemente se a guida PD o Forza Italia/Lega, che negli anni hanno provato a farci credere che inceneritori e discariche fossero le uniche possibilità di gestire i rifiuti.
Ovviamente, era una balla. Il riciclaggio ed il recupero spinto sono, per noi, la soluzione che impatti di meno su ambiente e salute pubblica, oltre che sulle tasche dei cittadini.
Il nuovo impianto proposto però, non è in realtà né un inceneritore, né una discarica. E’ addirittura peggio. E’ un impianto che produrrà CSS, combustibile solido secondario, che andrà bruciato nei cementifici in sostituzione dei combustibili, procurando un diffuso inquinamento sul territorio anche se la gestione tecnica della combustione in oggetto fosse corretta.
Ma questa è solo una delle ipotesi. Noi ci chiediamo, data la difficoltà di piazzarlo, per questioni di autorizzazioni ambientali o proteste dei cittadini, che fine farà questo CSS se non acquistato (cosa assai probabile): inceneritori o discariche? In poche parole si spenderebbero soldi pubblici, 220 milioni di euro, tra realizzazione e smaltimento, per tornare alla soluzione iniziale.
200.000 tonnellate annue, anche da fuori Regione. 166 euro a tonnellata. Un prezzo da discarica (per giunta alto), non da recupero ai fini di rivendita. Da lontano un miglio si sente puzza di speculazione. E cosa c’è in quelle balle? Esiste una caratterizzazione? Sarebbe pericoloso per gli operai che ci lavorerebbero? Tutti interrogativi a cui le Istituzioni non danno risposta. E per la verità, anche se rispondessero, le rassicurazioni delle stesse Istituzioni che ci hanno fatto lo scempio di Taverna del Re, della Resit, di Sette Cainati, di Chiaiano, etc., per noi varrebbero quanto il due di spade quando la briscola è a coppe.
Per questo, come Potere al Popolo, come militanti e soprattutto come cittadini giuglianesi, ci porremo contro questo impianto, con tutta la nostra forza e con l’unica arma vincente che esista: la MOBILITAZIONE POPOLARE. Proponiamo assemblee di cittadini nelle quali noi in prima persona daremo il nostro contributo.
Assemblee popolari che devono avere come primo obbiettivo BLOCCARE l’impianto, senza alcuna possibilità di mediazione. Lottare affinché il bando venga ritirato.
E lottare per la messa in sicurezza, urgente, di Taverna del Re, in modo che non si ripetano più le speculazioni e gli incendi dolosi degli anni scorsi e nessun abitante della zona debba subire più lo scempio. Ma la messa in sicurezza delle “eco balle” dovrebbe prevedere anche l’ ESPROPRIO del terreno su cui giacciono.
Oggi come sempre non ci appoggeremo a nessuna forza istituzionale nella lotta per il ritiro del bando. Forza Italia, che 5 anni fa voleva imporre l’inceneritore a Giugliano ed oggi, ovviamente per fini elettorali, fa finta di opporsi all’impianto spalleggiata dalle sue liste civiche “civetta”. Ma la conosciamo bene. Ancora più ambigua la posizione del Movimento 5 Stelle che ha abbozzato una timida reazione, chiedendo in merito un consiglio comunale per giovedì 20 settembre tentando di tirare in ballo il sindaco Poziello, in linea con il PD, è favorevole nei fatti alla costruzione di nuovi impianti a Giugliano.
Ma i 5 Stelle forse dimenticano che a Roma siedono un sottosegretario all’Ambiente giuglianese, Micillo, ed addirittura un Ministro dell’Ambiente, Costa, che da sempre fa promesse in merito alla Terra dei Fuochi, entrambi in quota Movimento 5 Stelle. Micillo e Costa cercano di tranquillizzare tutti con un “vigileremo” schierandosi di fatto in una posizione di assenso, incoerentemente con le posizioni assunte prima delle elezioni.
Insomma è assolutamente chiaro che il Popolo non avrà referenti politici in questa battaglia e questo potrebbe essere un vantaggio, se saprà porsi chiaramente il proprio obbiettivo senza ascoltare false promesse. Perché quando il Popolo può contare solo sulle sue forze ed è determinato non potrà che vincere. Anche a Giugliano. Come vinse contro l’Inceneritore nel 2013 e contro la Tares nel 2014.
Alla lotta.
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