Alla Casa del popolo Civico 7 liberato. In programma Due euro l’ora, di Andrea D’Ambrosio.
A Napoli, presso i locali della Casa del Popolo Civico 7 Liberato, sita in Piazza Museo, è in programma, Mercoledì 17, l’ultimo appuntamento del Cineforum Popolare, dedicato al Ciclo Cinema e Lavoro. Un ciclo diviso in due sezioni, che la Casa del Popolo ha organizzato a partire dallo scorso mese di Maggio.
Nel corso di quest’anno, sono state proiettate ben diciannove pellicole, che hanno avuto al centro il delicato tema del lavoro, in tutte le sue declinazioni. Il ciclo, organizzato grazie alla collaborazione dei collettivi presenti alla Casa del Popolo, ha voluto evidenziare chiaramente, essendo il risultato di attività culturali intraprese da soggettività marxiste e comuniste, quali siano stati e quali continuino ad essere i sistemi di sfruttamento del lavoro salariato, messi a punto dal Capitale per estorcere o creare profitto; ma anche quali siano state le forme di lotta o di protesta messe in campo dalla classe lavoratrice, nelle sue modalità organizzative, o anche dalle singole “unità”, prive di tutele e garanzie sindacali.
Una lunga marcia di analisi, riflessioni, dibattiti, compiuta attraverso l’arte cinematografica, focalizzatasi esclusivamente sul continente europeo, a partire dagli anni ’20 del secolo scorso, fino ai giorni nostri.
Dagli scioperi della classe operaia russa, organizzata nella coscienza dello sfruttamento schiavistico e padronale, che approdarono alla rivoluzione proletaria e alla creazione delle Repubbliche dei Soviet, alle difficoltà che i lavoratori si troveranno ad affrontare nell’immediato periodo post bellico. Dai desideri piccolo-borghesi di carriera, di una classe impiegatizia travolta dall’ebbrezza del boom economico e facilitata dalle politiche keynesiane di redistribuzione, alle nuove lotte contro la ristrutturazione capitalistica degli anni ’70, condotte da una nuova soggettività operaia – mutata anche nella sua composizione sociale e lavorativa – attraverso le occupazioni delle fabbriche e lo sganciamento dai tradizionali partiti operai e di massa.
Infine, dalle restauratrici e vessatorie misure neoliberiste, inaugurate dalla Thatcher negli anni ’80, per contrastare l’incalzante crisi sistemica di sovrapproduzione e ristrutturare la logica del mero profitto, fino al vero e proprio dominio del pensiero neoliberista, capace di produrre esclusivamente macelleria sociale, cancellazione dei diritti, delocalizzazioni, guerra tra poveri, razzismo. Il tutto, attraverso quelle criminali misure di austerità adottare dall’Unione Europea e dalla Troika. Queste le tematiche che hanno fatto da sfondo alle proiezioni.
Ėjzenštejn, Lang, Antonioni, Germi, Olmi, Godard, Loach, Herman, Cantet, Milani, von Trier, Amelio, i Dardenne, Brizè, Kaurismäki, sono gli autori che hanno accompagnato, ciascuno con il proprio linguaggio e la propria estetica, i partecipanti ai vari appuntamenti, nel corso di questo avvincente viaggio. Ognuno affrontando, a suo modo, il conflitto Capitale-Lavoro, il problematico tema del lavoro subordinato, ed evidenziando storture, prevaricazioni e soprusi del sistema capitalistico.
E allora, non si poteva chiudere meglio questo ciclo, se non proiettando un film come Due euro l’ora (2016), del salernitano Andrea D’Ambrosio. La pellicola, come scritto all’inizio, sarà proiettata Mercoledì 17 Aprile, con inizio alle ore 18,00, presso I succitati locali della Casa del Popolo Civico 7, con la gentile partecipazione dello stesso D’Ambrosio. Una presenza importante, che permetterà alle compagne e ai compagni che vorranno intervenire, di discutere, questa volta direttamente con l’autore, sulle motivazioni, le scelte stilistiche e le tematiche inerenti il film. Con lui, interverrà anche l’attrice Patrizia Di Martino, una delle protagoniste del lavoro. A conclusione della serata, è prevista anche una piccola cena sociale, innaffiata con vino, rigorosamente rosso.
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