L’istituzione dei tavoli tecnici per il confronto con il Ministero dell’Ambiente è utile a trovare le possibili soluzioni gestionali, normative e democratiche all’insopportabile e quotidiana devastazione in Terra dei Fuochi.
I tavoli saranno la traduzione tecnica della nostra visione politica, quella portata avanti su tutti i territori tra la gente, fatta di ascolto, saldamente poggiata sullo studio di ogni problematica e tenacemente costruita grazie a partecipatissimi momenti assembleari. Pur non potendo certo essere soddisfatti del primo incontro con il Ministro Costa, siamo tuttavia convinti che si debba andare avanti nel perseguimento dei nostri obiettivi imboccando anche la strada della collaborazione, consapevoli che sia soltanto una tra le alternative percorribili accanto a quella della giusta protesta.
I tavoli di lavoro proposti al Ministero ed emersi in assemblea sono ricalcati sui punti che, in prima istanza, abbiamo ritenuto irrinunciabili tra quelli elencati nella nostra piattaforma rivendicativa:
• Prevenzione e contrasto roghi tossici
• Bonifiche
• Ciclo dei rifiuti/impiantistica
• Democrazia e Trasparenza
• Salute
All’interno di questi tavoli verranno discussi aspetti ampiamente contenuti in piattaforma come il monitoraggio della qualità dell’aria, la questione del SIN Napoli Est, ecc, con una particolare attenzione agli aspetti normativi. In questa direzione, quindi, si prevede all’interno di ogni tavolo non solo la presenza di esperti in ambiti specificamente tecnici (ingegneri, geologi, tecnologi, biologi, ecc), ma anche quella di figure legali che possano approfondire la ricerca. Per avere il confronto più ampio possibile e l’opportunità concreta di allargare il fronte delle competenze, andranno costruiti appositi appelli utili ad aggregare quei nuovi profili che – guardando al futuro dal nostro stesso orizzonte – portino valore aggiunto alle nostre riflessioni e un contributo di peso alla discussione specialistica.
Chiediamo che il Ministero, pertanto, predisponga la presenza di figure tecniche idonee al trattamento dei cluster tematici enucleati per ogni tavolo e che opportunamente coinvolga in questo processo gli uffici tecnici locali e regionali a vario titolo competenti.
Avendo inoltre registrato la disponibilità del Ministro Costa a farsi portatore delle nostre istanze presso il Ministero della Salute, chiediamo l’istituzione di un tavolo apposito in cui sia possibile il confronto con le istituzioni di riferimento.
Nella prossima assemblea regionale discuteremo insieme di questa nuova ed importante fase in cui abbiamo saputo creare la possibilità di mettere a punto un modello esportabile su tutti i territori, un modello non solo di democrazia reale – che vede (almeno in parte) l’applicazione della convenzione di Aarhus in termini di partecipazione ai processi decisionali e l’applicazione della nostra stessa Costituzione – ma un modello di possibile composizione dell’iper-frammentazione burocratica che affligge il nostro paese, di superamento dell’immobilismo istituzionale e di svecchiamento della cultura tecnico-ambientale che lega buona parte della politica a metodi di smaltimento ormai obsoleti.
Non possiamo di certo – né vogliamo – sostituirci allo Stato nell’adozione di ogni misura necessaria a sconfiggere la fitta rete di camorra e corruzione che si cela dietro ogni affare legato ai rifiuti, ma siamo ancora una volta in prima linea.
Sta allo Stato dimostrare che la Terre dei Fuochi non sono la riserva di caccia di predatori fin troppo noti.
Noi, che amiamo questa terra sopra ogni cosa, l’abbiamo già fatto ogni secondo della nostra vita
#stopalloscempioambientaleovunque
#stopbiocidio
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