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Napoli evita il commissariamento!

Che significa? Che PD, M5S e Centro-Destra – per fare un dispetto a De Magistris – stavano condannando 1 milione di napoletani al disastro: l’arrivo di un commissario significava mettere in discussione tante battaglie: l’assunzione degli LSU, la regolarizzazione dei precari, i concorsi per le maestre d’asilo e per i funzionari nelle scuole.

Un commissario avrebbe guardato solo al pareggio dei conti e non ai bisogni di chi nella nostra città vive di lavoro o un lavoro non ce l’ha. Ma significa pure che non siamo alla fine della storia, che l’approvazione del bilancio non è la bacchetta magica e non cancella i troppi problemi, cui pure questa giunta ha contribuito, privilegiando troppo spesso inciuci di palazzo anziché mantenere le promesse di riscatto che pure ha più e più volte agitato.

Alla fine, in piena notte, dopo ogni sorta di inciucio di palazzo, dopo centinaia di ordini del giorno, mozioni, emendamenti e maxi-emendamenti, presentati solo per ritardare il voto, in una situazione di incertezza finale fino all’ultimo secondo, si è finalmente votato il bilancio del Comune di Napoli, passato con lo scarto di un solo voto e non prima che fosse addirittura l’arrivo del 118, visto il malore del consigliere Simeone, uno dei troppi ad aver cambiato casacca nel corso di questi anni, a determinarne l’esito.

Ne siamo lieti, questa città nonostante tutte le lacune e i problemi, non merita un commissariamento.

E ADESSO?

L’approvazione del bilancio significa, ad esempio, riprendere la battaglia per l’internalizzazione della gestione di Napoli Sotterranea come di altri siti comunali, su cui attendiamo da tempo un piano serio di gestione da parte dell’amministrazione, così come in generale sulle prospettive dei beni comuni.

Aver evitato il commissariamento ci permette di sostenere le lavoratrici e i lavoratori ANM contro i tagli al finanziamento e per la riassunzione degli interinali, promessa da mettere immediatamente a verifica, e in generale di fare pressione sull’amministrazione perché concluda il suo mandato con un serio piano di rilancio del trasporto PUBBLICO locale in città.

Oggi tiriamo un sospiro di sollievo ma solo perché siamo pronti a continuare le battaglie che ogni giorno portiamo avanti contro troppe scelte di quest’amministrazione. Tanti sono stati e restano i limiti e l’incapacità di guardare con consapevolezza ai problemi e al peggioramento delle condizioni di vita dei napoletani, e si è ceduto troppo spesso agli accordi da vecchia politica invece di costruire una vera battaglia dentro e fuori le istituzioni, quello che per noi è il vero potere da costruire, il potere popolare.

Oggi abbiamo scansato il commissario ma la lotta per il riscatto della nostra città continua.

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