Menu

Salerno. Popolo in piazza, amministratori indagati

Ieri mattina mentre eravamo allo sciopero generale contro le politiche antipopolari di Draghi e Bonomi abbiamo letto la notizia dell’indagine a carico di 29 persone, tra cui il sindaco Vincenzo Napoli e l’ex assessore Nino Savastano, accusati di turbativa d’asta, induzione indebita, associazione per delinquere e corruzione elettorale.

La cosa non ci ha certo sorpresi. Lo abbiamo detto e ripetuto più volte: Salerno vive da decenni ingabbiata da un sistema di interessi politici ed economici che si intrecciano soffocandola.

La gestione delle cooperative e degli appalti sono una delle colonne portanti di questo sistema. In una città che è stata deindustrializzata e impoverita, chi non scappa via è facilmente ricattabile, mentre chi vince un appalto può decidere la sorte e le scelte di molte famiglie.

Come Potere al Popolo ci siamo da sempre schierati nettamente contro l’esternalizzazione dei servizi e tutto ciò che questo comporta: il peggioramento della qualità a fronte di un notevole incremento della spesa e l’impoverimento di lavoratori e lavoratrici (perché gli appalti a ribasso hanno come primo taglio proprio quelli sui costi del lavoro) cosa che favorisce anche la proliferazione del voto di scambio.

A prescindere dall’esito delle indagini, pensiamo che quello di oggi sia l’ennesimo segnale che ci dice quanto è necessario pensare un modello diverso di città.

Siamo assolutamente convinti che uno dei primi e fondamentali passi sia abolire ogni forma di privatizzazione dei servizi, internalizzare la manutenzione del verde pubblico, delle caditoie e delle strade, riportando sotto il controllo pubblico e come aziende speciali (non come S.p.A.) Salerno Energia, Salerno Pulita e Salerno Mobilità.

Allo stesso tempo è necessaria l’assunzione immediata come dipendenti comunali dell’attuale personale lavorativo delle cooperative sociali che in questi anni ha garantito lavori e servizi.

Questo è alla base della città che vogliamo, della città che immaginiamo per il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *