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Napoli. Presidio a Poggioreale, solidarietà ad Alfredo Cospito

Da più di 70, giorni Alfredo Cospito è in sciopero della fame nel carcere di Sassari. Si tratta di una lotta contro il regime di tortura del 41bis che gli è stato imposto dopo 10 anni di carcere.

Con lo sciopero della fame, Alfredo non denuncia solo le estreme condizioni di detenzione a cui è sottomesso con il regime di 41 bis, ma anche come questo regime carcerario venga usato come vero e proprio strumento di vendetta e accanimento dello Stato, contro ogni principio di proporzionalità della pena e dei diritti umani.

Le condizioni di salute di Alfredo Cospito si sono deteriorate drasticamente in questi ultimi giorni. Come ha riportato il suo legale Flavio Rossi Albertini, Cospito ha perso 35 kg e avuto un preoccupante calo di potassio, necessario per il corretto funzionamento dei muscoli involontari tra cui il cuore.

In questi ultimi anni, il sistema carcerario del nostro paese ha svelato la sua più violenta brutalità. Ricordiamo la morte di quattordici persone detenute nelle carceri del marzo 2020 in seguito alle sacrosante proteste che chiedevano il rispetto delle misure di sicurezza contro il virus del Covid-19 mentre fuori morivano decine e centinaia di persone quotidianamente.

Giovedì 5 gennaio, diverse organizzazioni politiche e in difesa dei diritti dei detenuti si mobiliteranno per esprimere la loro protesta contro il regime 41bis, contro l’ergastolo ostativo e in solidarietà ad Alfredo Cospito.

5/01 H10.30 Presidio al carcere di Poggioreale

Contro il 41 bis, per il rispetto dei diritti umani fondamentali di Alfredo Cospito

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