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Napoli. Lorenzo Parelli vive, noi non dimentichiamo!

Il nostro sangue sui portoni di Confindustria!
Un atto dovuto, per impedire ai signori di Confindustria di dimenticarsi di Lorenzo Parelli, di Giuseppe Lenoci, di Giuliano De Seta.
Esattamente un anno fa ci lasciava Lorenzo, 18 anni, schiacciato da chissà quante tonnellate di ferro in un cantiere edile dove svolgeva le sue ore di alternanza scuola lavoro.
Alternanza scuola lavoro, come se dovessimo impararlo a 18 anni che dobbiamo fare lo stage non retribuito, che dobbiamo sorridere al capo per fare bella figura, che dobbiamo rimpinguare il curriculum.
E allora eccolo qua il sangue di Lorenzo, il nostro sangue.
Un sangue che è sulla mani di Confindustria sì, ma che è anche sulle mani di politici straccioni che con stipendi a cinque zeri vorrebbero insegnare la dignità del lavoro gratuito ai 18 enni.
E allora questo è per voi, Confindustria & Friends: la vernice potrà anche venire via, ma il sangue che avete sulle mani no, quello non andrà via con un po’ d’acqua e sapone.
Lorenzo vive!

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