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La rabbia degli studenti in piazza. Corteo a Roma. Piovono manganellate a Torino, Napoli, Milano

Sono scesi in piazza in tanti gli studenti per chiedere giustizia per Lorenzo Parelli, lo studente diciottenne morto sul lavoro durante uno stage.

A Roma, dove domenica la polizia aveva manganellato gli studenti al Pantheon, una grande corteo è partito da  Piazza Esquilino riempiendo via Cavour. Diversamente a Napoli gli studenti sono andati a protestare nuovamente sotto la Confindustria lanciando vernice e al grido di “assassini”. Ma qui, come avvenuto nella mattinata a Torino e poi a Milano, la polizia ha usato nuovamente i manganelli contro gli studenti. Anche a Milano gli studenti intendevano raggiungere, significativamente, la sede della Confindustria.

“Attendiamo giustizia, ci devono dire quello che è successo: non accusiamo nessuno non faremo sconti”. Ha affermato il padre di Lorenzo Parelli.

“La tragica morte di Lorenzo Parelli, studente di 18 anni, avvenuta mentre stava partecipando ad un percorso scolastico professionalizzante sembra aver riaperto, per il momento, il dibattito sul ruolo della scuola pubblica nel nostro paese e, in particolare, sul tema dell’alternanza scuola-lavoro, oggi denominata PCTO.” Denunciano gli studenti. “La realtà però che abbiamo vissuto anche sulla nostra pelle è che l’unico obiettivo che questi percorsi professionalizzanti si pongono è quello di disciplinare i giovani e di abituarli fin da subito all’obbedienza, alla precarietà e ad un futuro fatto di miseria lavorativa. Se poi nel frattempo qualche studente rimane ferito o addirittura perde la vita, allora sono incidenti di percorso. Non ci interessa in alcun modo coltivare l’illusione di poter dare un volto umano a tutto ciò, ci uniamo alla lotta di chi senza mezzi termini costruisce concretamente l’alternativa smascherando la funzione ideologica dei progetti di alternanza scuola-lavoro e risponde sullo stesso piano affermando un rifiuto netto a questo strumento.”

Sabato 5 febbraio gli studenti si riuniranno in una assemblea nazionale, convocata prima della morte di Lorenzo Parelli, e faranno il punto su una mobilitazione partita dall’occupazione di 55 scuole a Roma a dicembre sta mettendo in campo una agenda politica su tutto il mondo della formazione. La “Lupa” come si autodefinisce questo movimento studentesco e giovanile, questa volta sembra proprio essere uscita dalla gabbia in cui avevano provato a chiudere le nuove generazioni.

 

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