Dopo alcune grida di allarme fatte accuratamente filtrare attraverso i giornali, circa il sovraffollamento delle spiagge libere durante i primi fine settimana soleggiati, ecco che scatta la mannaia burocratica del comune di Napoli: le 3 spiagge libere situate lungo le discese al mare di Posillipo saranno accessibili solo su prenotazione via internet.
Si tratta della risposta più pilatesca e ottusa che si potesse immaginare al problema del sovraffollamento delle spiagge, avente, come al solito, come movente la vigliaccheria e lo scarico di responsabilità da parte dell’istituzione comunale che, non volendo disturbare il manovratore, decide di privare gli abitanti della città di uno dei beni più preziosi, che rende vivibile l’estate nel disastrato panorama urbano di Napoli, ovvero l’accesso al mare.
I manovratori, naturalmente, sono i gestori dei lidi privatizzati, che anche quest’anno, all’insegna del consueto “chiagni e fotti”, stangheranno ulteriormente i bagnanti con i soliti aumenti e priveranno chi non ne ha le possibilità economiche e chi semplicemente si rifiuta di pagar loro questo pizzo legalizzato di potersi fare liberamente un bagno al mare.
Loro, assieme ai proprietari milionari di ville e villette lungo le coste, continueranno liberamente a mettere cancelli e cancelletti atti a sbarrare il libero accesso alle discese al mare.
E’ ora di dire basta! Reclamiamo il mare libero per tutti! Non la ridefinizione delle concessioni, come intende fare il governo nazionale, il mare libero!
La manifestazione del 7 giugno, conclusasi con allestimento di un lido davanti palazzo San Giacomo, è stato un primo segnale di lotta su questo fronte. Così come sono un segnale di lotta le iniziative degli attivisti della campagna per un mare libero e gratuito che da tempo si battono contro le assurde chiusure del mare agli abitanti e che certamente continueranno ad attraversare tutta l’estate.
A questi Mare libero e gratuito Napoli esprimiamo la massima solidarietà dopo avere ricevuto, nella maniera più assurda, delle denunce, per aver provato ad accedere ad una delle spiagge pubbliche.
Intanto reclamiamo la cancellazione immediata di quest’assurdità burocratica costituita dalla necessità di prenotarsi anche per le poche spiagge libere accessibili senza sbarramenti! Si tratta, come detto, di un meccanismo odioso, ingiusto e, per di più, escludente per tutta una categoria di persone anziane che non hanno dimestichezza con i mezzi digitali e, magari, frequentano le spiagge da decenni.
Il comune si prenda la responsabilità della pulizia e dei controlli necessari a garantire una libera fruizione per tutti delle spiagge!
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