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Rimini. Appello alla mobilitazione antifascista

Sabato 8 settembre il partito neofascista di Forza Nuova vorrebbe
sfilare a Rimini con un corteo addirittura nazionale.

Si tratta dell’ennesimo attacco (benchè finora mai di questa portata) al
nostro territorio, all’interno di un progetto politico che vede le nuove
destre all’assalto delle cosiddette “regioni rosse”. Non a caso nello
stesso weekend anche CasaPound avrà la sua festa nazionale a Grosseto.

Ora, quel rosso che consideriamo da tempo tradito è intriso di sangue
partigiano e dal sacrificio di chi ne ha raccolto l’eredità. E non è
tanto il passato, ma il presente che ci mette davanti la triste realtà
classista di un paese in mano a una banda di sciacalli che ha nella
guerra ai poveri e nella militarizzazione della società il proprio
programma politico.
A noi il compito di segnare un solco oltre il quale non è concesso a
fascisti e leghisti e accoliti vari di passare. La settimana che ci
separa dall’8 settembre potrebbe essere un ottima occasione per
provarci.

In tutto questo c’è qualcosa che proprio non ci va giù.
A Rimini Forza Nuova è debole, diciamo che sono poche facce del
circondario che per la città nemmeno ci girano, se non scortati.
Evidentemente subiscono pressioni dall’esterno perchè Rimini e la
Romagna sono viste dal loro partito come un luogo di richiamo dove fare
passerelle e provare a insediarsi.
E come già a luglio con i nazisti polacchi, mettono in campo un livello
di mobilitazione che poi, partiti gli ospiti, non possono proprio
permettersi.

Questa dinamica da colonizzatori, tipica dello squadrismo, va rotta.
Se il loro “intento” è una calata nazionale sulla città di Rimini, la
risposta deve saper superare i confini cittadini ed estendere l’azione
antifascista ovunque questi personaggi vivono e fanno politica:
consapevoli che contro i fascisti la miglior difesa è l’attacco,
facciamo appello a tutte le forze sensibili, singole e collettive, per
una settimana di mobilitazione in cui ognuno come più ritiene opportuno
faccia sentire ai fascisti che vivono nei propri territori che fare gli
squadristi oggi in Italia è una scelta sgradita e non priva di
conseguenze.

Abbiamo un governo a trazione leghista che strizza di continuo l’occhio
ai neofascisti, dando contemporaneamente sempre più strumenti e
copertura alle forze di polizia. Ma la nuova forza politica con cui
governa tradirà gran parte delle aspettative di cambiamento di buona
parte della popolazione. Non si esce dalla dittatura liberista senza
rottura rivoluzionaria…

La sinistra non sa che pesci pigliare e, come sempre, fa più danni della
peste.
I fascisti continueranno a sgomitare per guadagnare terreno con il
servilismo e l’arrogante opportunismo che li contraddistingue.
La grossa mobilitazione neonazista di questi giorni nell’est della
Germania sta lì a dimostrarcelo. Ma dimostra anche che si possono
fermare.
Il nostro tempo è qui e ora, non abbiamo scelta: se non riparte adesso
un ciclo di lotte proletarie e antifasciste, verremo travolti da questa
immondizia della storia.

Lavoro gratuito e polizia a scuola, sgomberi in vista per case occupate
e spazi sociali, precarietà e carovita dilanganti, oltre 1000 morti sul
lavoro all’anno e fascisti che vorrebbero prendersi le strade copiando
slogan di chi quelle strade le vive davvero, grandi opere
infrastrutturali che ci cadono sotto i piedi o in testa, e in tutto
questo disastro il dibattito pubblico è schiacciato
sull’immigrazione...rimbocchiamoci le maniche e diamo una spallata a
questo mondo in declino.

L’autunno è alle porte, poi verrà una nuova primavera.
Chiediamo a chi ha a cuore il superamento di questo nefasto presente, e
ai compagni e alle compagne che ci hanno conosciuto in questi anni di
mobilitarsi.
Lottando insieme possiamo cambiare il corso della storia e vincere.

Vi invitiamo a una settimana di mobilitazione antifascista e ci vediamo
a Rimini sabato 8 settembre 2018, dalle ore 16.30 (maggiori dettagli in
seguito).

Rimini Antifascista

P.s.1
Mercoledì sera si terrà a Rimini un’assemblea antifascista dove si
discuterà della mobilitazione (seguiranno info).

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