Menu

Emilia-Romagna. Industrie in crisi? Controllare i capitali e investimenti pubblici

Sabato alla festa di Potere al Popolo Imola abbiamo fatto uno striscione di solidarietà ai lavoratori della Mercatone Uno e della Whirlpool.
Due aziende abbastanza diverse, sia per settore sia per località: la prima fallita nel cuore delle regioni produttive del nord, la seconda un’azienda che, finiti i milionari sussidi statali, vuole lasciare Napoli (e quindi i lavoratori napoletani) per delocalizzare in Polonia.
Come si può avanzare nelle lotte dei lavoratori, come si può unirle, anche in contesti così diversi?
Il primo passo è ovvio, e già lo facciamo: quello di stare insieme ai lavoratori, nelle assemblee, nelle lotte, confrontarsi e imparare da loro, portare loro solidarietà concreta e sostenerli.
Ma credo che ci sia un altro passo da fare, altrettanto impegnativo e altrettanto importante, che è rimettere queste lotte in un quadro generale che è politico.
Se per il primo passo il nostro dovere è quello di sostenere i lavoratori e le organizzazioni sindacali conflittuali che si battono per loro, il secondo passo tocca soprattutto a noi, a Potere al Popolo.
Vuol dire capire il quadro politico in cui avvengono i fallimenti, i licenziamenti di massa, le delocalizzazioni, e attrezzarci per combattere anche su quel livello.
A partire da due punti principali: il controllo del movimento dei capitali e l’intervento del pubblico nelle imprese private. Questi due aspetti sono stati a lungo due questioni normali nella politica, ma sono diventati via via più deboli, fino a diventare dei veri e propri tabù, grazie all’ideologia della globalizzazione e alle sue istituzioni, come i trattati UE, e che rischiamo di vedere sempre più deboli di fronte allo strapotere che le grandi imprese esercitano sul territorio, un pericolo che stiamo vivendo in Emilia-Romagna con la proposta dell’Autonomia Differenziata.

Ridiamo forza alle lotte, riappropriamoci della politica.

* Candidata a Presidente della Regione

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *