Bonaccini prosegue la via dell’autorappresentazione a Presidente di tutti, ne di destra ne di sinistra, amico di tutti e nemico di nessuno (per modo di dire).
Già qualche mese fa aveva rivendicato il fatto di non voler essere il leader della sinistra, ora nei fatti lo sta proprio praticando.
Se a livello comunicativo il presidente continua a mostrare una verve in stile leghista, nei fatti l’alleanza con i governatori leghisti diventa sempre più una realtà, a dimostrazione di quanto Lega e PD siano due facce della stessa medaglia, almeno per quanto riguarda le questioni davvero importanti per i profitti dal territorio, e per i favori che si possono dare agli amici per rafforzare un certo gruppo di potere. L’obiettivo, per Bonaccini come per Zaia, è quello di riaprire, e in fretta, perchè la pressione di Confindustria, dei piccoli imprendiotri e dei grandi gruppi che vivono sulla speculazione sul territorio, premono.
“Con Zaia ci confrontiamo costantemente, perché le nostre regioni sono confinanti e abbiamo dovuto affrontare problemi analoghi che non sono né di destra, né di sinistra.” Ha dichiarato Bonaccini in un intervista al Corriere della Sera, prima di affrettarsi a mandare un messaggio rassicurante al suo leader di partito: “Il Pd ha un segretario che stimo e di cui sono amico, Nicola Zingaretti. Traccerà lui la strada più giusta, io sono pronto a dare il mio contributo se servirà, ora però le priorità che ho davanti come presidente di Regione sono altre”.
Come a dire: per ora resto sposato con Nicola, ma nel frattempo continuo a flirtare anche con Luca. Non è una novità infatti che proprio Bonaccini si sia candidato, tra tutti i governatori delle regioni del Nord Italia, ad essere il leader della crociata per il rilancio dell’economia, la riapertura accelerata, ecc ecc., sfruttando proprio la sua capacità di posizionarsi nel mezzo tra l’interventismo leghista e, diciamocelo, la capacità di mettere in fila due frasi usando i tempi verbali corretti.
“Il governo ha fatto bene nella gestione dell’emergenza sanitaria” insomma, ma adesso s’ha da riaprire, e in fretta, perchè altrimenti addio profitti
Manca poco al 3 giugno, e anche se solo oggi si potranno valutare gli effetti veri della riapertura, nel frattempo il piano per le linee guida è già quasi pronto, per essere pronti a mettere la sesta non appena possibile, non solo per quanto riguarda le aziende, ma anche per tutto l’indotto della speculazione e del turismo. Insomma un alleanza che la vede lunga..
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