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Castefranco (MO). Oggi manifestazione dopo il violento sfratto di martedi

La famiglia sfrattata martedì 18 gennaio a Castelfranco si trova ora in un albergo fatiscente lontano dalla scuola dei bimbi e dal lavoro del papà, mal collegato con i mezzi, dove il Comune ha relegato negli anni ogni caso di disagio sociale. Non per risolverlo, ma per nascondere la polvere sotto il tappeto.

Il padre era stato picchiato e arrestato dalle forze dell’ordine il giorno dello sfratto: grazie all’intervento dei nostri legali è tornato libero ma con obbligo di firma fino alla prossima udienza. Un uomo senza nessuna colpa, se non quella di aver cercato, insieme al suo sindacato, di difendere i propri diritti.

Quello che è successo è grave e non deve passare sotto silenzio, e la soluzione attuale non è dignitosa né sufficiente (l’albergo è per 30 giorni, la famiglia ha un punteggio alto per la casa Acer ma non è detto che la assegnino entro 30 giorni).

Facciamo appello alla solidarietà dei castelfranchesi, dei nostri iscritti e attivisti e dei solidali, sabato 22 saremo in piazza a Castelfranco Emilia alle ore 15.00 in Piazza Garibaldi per dire che lacasa è un diritto di tutti, nessuno deve essere discriminato, e rivendicare soluzioni dignitose da parte del Comune.

USB non lascia nessuno da solo, e non molla fino alla vittoria.

Chi tocca uno, tocca tutti!

 

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