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Castelfranco Emilia (MO): violento sfratto di una famiglia con tre bambini

Martedi mattina a Castelfranco una gestione repressiva e violenta da parte di Carabinieri e Polizia Locale ha portato allo sfratto di una famiglia con 3 minori e all’arresto del marito, mentre i sindacalisti di Asia e i solidali venivano trascinati via con forza.

Un fatto gravissimo l’arresto della persona sotto sfratto, atterrato con violenza senza alcuna valida ragione e portato via per essere processato per direttissima questa mattina.

Totalmente assenti servizi sociali e istituzioni, delegando alla forza pubblica la gestione del tutto. Fino a dentro gli uffici comunali, dove ci siamo recati a seguito dello sfratto con la moglie, i bimbi e le valigie, la presenza delle forze di polizia è stata una presenza costante e assolutamente superflua nel corso dell’incontro.

Noi invece in quegli uffici ci siamo entrati per intavolare una trattativa, che ha avuto esito solo a metà.

Si tratta di una famiglia monoreddito con tre minori, il cui padre lavora con uno stipendio non sufficiente a mantenere tutte le spese che un nucleo deve sostenere.

Oltre ad essere un caso di morosità incolpevole quindi, la famiglia è tra i primi posti nella graduatoria per la casa comunale, quindi abbiamo rivendicato un alloggio transitorio, per tutto il nucleo, fino all’assegnazione.

Invece, la proposta finora è un albergo per un mese per la madre e i figli, mentre il padre è ancora in stato di fermo e non è chiaro se avrà accesso alla struttura.

Così funziona il welfare tanto declamato da Regione e Comuni:

– ”soluzioni” soltanto per la madre e i figli, come se il padre non facesse parte del nucleo, e ottenute esclusivamente su spinta del presidio

– servizi sociali i cui unici strumenti sono alberghi/stanze nel mezzo della Valsamoggia, lontani da scuole, luoghi di lavoro e irraggiungibili dai mezzi pubblici

– case di emergenza/di transizione e case popolari insufficienti rispetto a chi ne ha diritto e bisogno.

 

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