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Roma. La questura vieta all’Usb di manifestare in Piazza Indipendenza

Il divieto a manifestare in piazza Indipendenza a Roma, notificato a USB per il prossimo 29 settembre, in occasione dello sciopero cittadino indetto dalla nostra organizzazione, è un atto arbitrario e ingiustificato della questura di Roma.

Manifestare nel giorno dello sciopero in quella piazza, recente teatro di violenze contro profughi e rifugiati sgomberati dallo stabile di via Curtatone, ha un significato preciso: il movimento dei lavoratori non cade nel tranello di individuare i migranti come la fonte centrale della crisi economica e delle difficoltà che attraversano ampi strati della popolazione. Il diritto alla casa e quello all’accoglienza sono parte delle fondamenta di un sistema democratico e non possono essere subordinati al diritto proprietario.

Impedire ai lavoratori di esprimere con forza la propria distanza verso quel senso diffuso di xenofobia e razzismo che si sta diffondendo anche nella nostra città costituisce una grave responsabilità che la questura si sta assumendo.

 

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