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Roma. Le istituzioni hanno dichiarato guerra agli abitanti delle case popolari. Martedi protesta alla Regione Lazio

In questi ultimi mesi nella città di Roma è in corso un attacco senza precedenti ai settori sociali più deboli da parte della Giunta Raggi e dell’Ater di Roma: stanno arrivando richieste assurde di somme di arretrati a centinaia di famiglie, mentre chi è stato costretto ad occupare un alloggio a causa della mancanza della politica della casa viene sfrattato.
L’assessore alla casa del comune di Roma e l’Ater hanno promesso di eseguire migliaia di sgomberi dalle case popolari di coloro che sono senza titolo o che superano i requisiti di reddito (pur avendo diritto all’edilizia agevolata). Dietro la campagna di criminalizzazione degli inquilini delle case popolari, abbiamo visto in realtà finire per strada anziani, disabili, famiglie senza reddito o precarie con i requisiti per l’ERP.
La Regione Lazio, responsabile della politica della casa, cosa fa?

L’ASIA-USB invita tutti gli inquilini a mobilitarsi sotto la sede del Consiglio regionale:
martedi 28 novembre dalle ore 10,30 manifestazione alla Regione Lazio in via della Pisana 1301.
PER:
– l’avvio del piano straordinario sull’emergenza casa e per il recupero del patrimonio esistente
– difendere l’edilizia pubblica, per una sana gestione delle case popolari e per il riconoscimento del diritto alla casa ai senza titolo con i requisiti di legge
– un canone sociale per gli alloggi pubblici non assoggettati all’E.R.P.
– il blocco degli sfratti e degli sgomberi

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